Amarezza D’Aversa: “Gara che difficilmente dimenticheremo. Abbiamo buttato via una stagione”

Il tecnico non si nasconde: "Stiamo perdendo la categoria per errori imperdonabili"

0

Non si nasconde D’Aversa. Non cerca alibi, mastica rabbia e delusione, ma quella che fa più male è la consapevolezza. “Siamo professionisti, ci metteremo il massimo impegno la matematica non ci condanna….ma dobbiamo capire perché stiamo perdendo la categoria”.

E lui sa, quanto costò conquistarla.

“Penso che sia una sconfitta indimenticabile, avevamo avuto il controllo per tutta la partita e invece ahimè commentiamo una sconfitta che peserà molto nel nostro campionato. Abbiamo buttato via la vittoria e anche il pareggio”.

Come ricompattare il gruppo?
“Dobbiamo riflettere sulla partita di stasera. Questa gara rappresenta tutto il percorso da quando sono arrivato: facciamo prestazioni e meritiamo i risultati e poi alla fine magari perdiamo come successo oggi e contro il Genoa. Siamo noi responsabili della nostra posizione di classifica, ciò che conta è il risultato finale. Commettiamo errori di inesperienza e poi succede che come stasera buttiamo via le partite in due minuti. Le occasioni per incrementare il risultato le abbiamo avute, abbiamo sprecato alcune palle gol anche clamorose. Alla fine ci siamo abbassati un po’ sia per le condizioni non ottimale di alcuni giocatori. Dobbiamo sentirci responsabili della situazione di classifica in cui ci troviamo. È solo colpa nostra, non della sfortuna o di altro. Forse l’atteggiamento è dovuto anche alla situazione di classifica che ci ha portati a difenderci bassi, ma non possiamo prendere due gol così conoscendo le loro caratteristiche”.

È la testa il problema?
“Di fronte sicuramente avevamo una squadra di qualità. Invece di andare a cercare di fare un altro gol siamo tornati sul nostro portiere. Ci è mancato il coraggio avuto nel primo tempo. Poi è mancata anche l’esperienza, quando ti trovi davanti Cerri che è forte di testa devi dargli fastidio. I giocatori più giovani non hanno ancora quella malizia. Ci troviamo a discutere di un risultato finale che non rispecchia la prestazione. Forse una volta ricevevo meno complimenti ma portavo a casa più vittorie, vorrei tornare così”.

Le lacrime finali significano Serie B?
“La gara di oggi era fondamentale, inutile girarci intorno. Chiaro che la matematica ancora non ci condanna, siamo dei professionisti e ci metteremo il massimo impegno. Come abbiamo fatto stasera, chiaro che la percentuale ora è diminuita per raggiungere il nostro obiettivo. Continueremo a lottare ma dobbiamo capire perché stiamo perdendo la categoria. E una squadra che vuole tenere la categoria non può buttare questi risultati. Ragioneremo sulle motivazioni. Sono arrabbiato con la squadra ma anche con me stesso, ma sarebbe strano il contrario”.

Il commento ai microfoni di Dazn – “Questa sconfitta resta difficile da dimenticare per come è arrivata. Sotto l’aspetto del gioco e del risultato l’abbiamo tenuta sempre sotto controllo, è inspiegabile che a due minuti dalla fine concediamo due gol e nonostante avessimo avuto la possibilità di andare in vantaggio alla fine: molto probabilmente commettiamo ancora errori di inesperienza, perché in quella circostanza c’era un giocatore libero dentro l’area e avremmo dovuto fare di tutto per fare gol e non è accaduto. Nonostante questo abbiamo concesso un’altra situazione e abbiamo perso la partita. Se analizziamo la partita la squadra ha fatto bene per gran parte della gara, poi subiamo inspiegabilmente questi black out che compromettono l’intero match, la dimostrazione è che al 90° su una punizione dalla tre quarti nostra invece di andare a cercare di fare gol abbiamo fatto un retropassaggio al nostro portiere. Una squadra che si gioca la salvezza non può permettersi di non concretizzare quella circostanza nel finale. Mihaila è un giovane, è un errore di inesperienza, ma anche sapendo le caratteristiche degli avversari abbiamo lasciato troppa liberàa, in tre minuti abbiamo concesso quattro cross nonostante fossimo in cinque difensori, da questo punto di vista il Cagliari è stato migliore di noi nel portare a casa un risultato pieno”

“Kucka è un giocatore importante, pur essendo stato usato davanti ti assicura equilibrio e personalità. Non ha influito solo la sua uscita, ma anche quella di Laurini che aveva i crampi, così come Pezzella. Quando sei costretto ai cambi per problemi fisici si può risentirne ma con questo non si colpevolizza chi è subentrato; la partita dice però che con i cambi anziché migliorare è peggiorata, merito al Cagliari che ha avuto più fame nel portare a casa il risultato, è una costante per noi in questo campionato da quando sono arrivato: pur meritando risultati diversi torniamo a casa con pareggi o sconfitte come stasera dopo essere stati in vantaggio”

“La comunicazione in campo? Questo aspetto può migliorare, è un problema a prescindere per diverse squadre perché ci sono tanti stranieri in campo; la cosa più importante è il trasmettere il senso del pericolo. Quando esce un giocatore come Kuco sotto quell’aspetto veniamo meno, poi è anche vero che certe situazioni in Serie A vanno migliorate al di là dello stimolo di un compagno più esperto. Se affronto un duello personale di testa contro un giocatore che so che ha quelle determinate caratteristiche faccio in modo di non perderlo, manca una certa malizia e non possiamo su ogni cross fargliela prendere così liberamente ed è emblematico l’ultimo gol preso, lasciando crossare Paredes con il destro e aver concesso a Cerri di saltare, sono errori di inesperienza che paghiamo caro a livello di classifica

“Gervinho fuori? Sono valutazioni che si fanno in base alla settimana, Gervinho ha fatto un solo allenamento, se non ci fossero stati cambi forzati probabilmente sarebbe entrato, erano rimasti due cambi dopo tre forzati, stavamo soffrendo molto sui cross e si è pensato di mettere un giocatore più strutturato dietro”

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here