Al Parma non bastano tre gol per vincere e salvarsi: le pagelle di Cagliari Parma

E' una serata da incubo quella del Parma, che avanti due gol si fa riprendere e rimontare. E' una serata da incubo, quella in cui mentre conti di far la corsa sulla Fiorentina il Cagliari ti doppia e chiede il passo per la salvezza strombazzando. Dare voti è difficile, quando davanti agli occhi passa una sogno indelebile chiamato "Come noi nessuno mai" che muore in una notte di mezza primavera. Viene voglia di vomitare la rabbia per gli errori di una stagione, che costano, una stagione

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E’ una serata da incubo quella del Parma, che avanti due gol si fa riprendere e rimontare. E’ una serata da incubo, quella in cui mentre conti di far la corsa sulla Fiorentina il Cagliari ti doppia e chiede il passo per la salvezza strombazzando.

Dare voti è difficile, quando davanti agli occhi passa una sogno indelebile chiamato “Come noi nessuno mai” che muore in una notte di mezza primavera. Viene voglia di vomitare la rabbia per gli errori di una stagione, che costano, una stagione. Le pagelle di Cagliari Parma.

Sepe 4: In estate il suo agente lo ha montato: “Merita una grande”. La grande sarebbe stata il Torino, li col Parma per non affogare. Ma lui non è più lo stesso, insicuro, sempre.   Smanaccia un tiro di Nandez, la chiama ma non esce sul gol di  Pavoletti. Uguale su Cerri, nel mezzo due gol da fuori che osserva come fosse in curva.

Laurini 6: Esce prima che i suoi compagni vadano al macello. Non è da lode, ma almeno non ha colpe. (dal 60′ Busi 5: senza volontà di massacrare un giovane di talento certo, viene saltato con troppa facilità. paga l’inesperienza e i compagni di reparto ballerini quanto lui).

Bani 4: Lui non ha le attenuanti concesse a Busi. Non è giovane. La A la conosce. Ma basta letture elementari che scoprono un portiere già inaffidabile. Affonda con i compagni, con tanta colpa.

Pezzella 6,5: Un quarto di punto in meno per il giallo, un altro quarto per il quasi rigore. Il primo gol in A (e quasi doppietta) premia una stagione che ne consacra la crescita. Peccato arrivi in una sera così nera, ma lui non ha colpa. (dal 77′ Dierckx ng: Il non voto è per non massacrare un ragazzino.  Che non è esenta da colpe, ma non può pagare per altri).

Grassi 5: Parte benino poi soffre, anche se non ha grosse colpe.

Kurtic 4 : Ha in coscienza un gol sbagliato da pochi passi e qualche errore clamoroso in chiusura. Le lacrime a fine patita sono lo speccio di una stagione maledetta, ma riconciliano col calcio.

Brugman 6:  Lo zampino nel primo gol, qualche buono spunto difensivo, poi cala con tutta la squadra.

Kucka 6,5:  Rimane a galla in un ruolo in cui ormai ci ha abituato ad adattarsi. Poi si fa male: sarebbe una brutta notizia se non ne avessimo altre pessime da digerire.  (dal 46′ Mihaila 6: prende un sacco di botte perché il Cagliari non riesce mai a fermare la sua corsa. Ma manca di precisione e del  guizzo da rete.

Cornelius 6: Fa il Pellè, un pò rifinitore aggiunto un po torre – punta. Non segna ma fa segnare. (dal 72′ Pellè 5,5: entra in tempo per partecipare al crollo dei compagni, cui assiste potendo fare poco).

Man 7: Gara di cuore e spessore, con tanta corsa e un gol che ne esprime il talento cristallino. Peccato non basti nemmeno lui a evitare la discesa agli inferi.  (dal 72′ Valenti 4: va a fare il terzino e gli manca la velocità per stare dietro agli avversari, finendo col fare il birillo. Non è colpa sua, ne di D’Aversa che non ha alternative).

D’Aversa 5: E’ impossibile valutare una gara in cui nemmeno tre gol e un doppio vantaggio bastano per salvarsi. Senza entrare nel merito delle scelte tecniche, più o meno obbligate, colpisce come non sia più in grado di dare quel coraggio e quella motivazione che nelle scorse stagione erano la sua arma vincente. Dalla notte di Firenze a quella di Cagiari, passando per quella di Spezia e per due salvezze, probabilmente il suo ciclo a Parma è davvero finito. 

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