D’Aversa: “Rammarico, il secondo tempo non è bastato. Gagliolo: “Meritavamo di più”

Gagliolo: “ Fatta una discreta partita”

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Al termine del match contro il Milan, ecco il commento di Mister D’Aversa in  sala stampa:

“La differenza tra primo e secondo tempo non è stata data solo ed esclusivamente dal singolo cambio di giocatore, ma dal cambio di atteggiamento di tutta la squadra. Nel primo tempo tutta la squadra è stata troppo timida e remissiva, non giocando da squadra che deve salvarsi a tutti i costi. Nel secondo tempo lo abbiamo fatto ma non è bastato per portare a casa il risultato, nonostante abbiamo giocato gran parte della ripresa in superiorità numerica. Nel primo tempo troppi giocatori hanno giocato sotto ritmo; c’è stata superficialità da parte nostra nel concedere due gol in maniera troppo semplice per una squadra che vuole salvarsi, soprattutto il secondo dove abbiamo forzato una giocata e concesso una ripartenza. Una volta compromessa una partita nel primo tempo i ragazzi sono stati comunque bravi a reagire, a riaprirla, ma bisogna essere più bravi perché le partite si giochino nell’arco di tutti i 90 minuti, era già successo a Benevento ed è successo anche oggi”

“Il tempo e le potenzialità per poter salvarsi ci sono, più passano le partite e meno puoi permetterti certi errori e certi atteggiamenti, mi riferisco al primo tempo, se si vuol raggiungere il nostro obiettivo. Più che guardare le altre squadre dobbiamo essere noi a fare un tot di punti per raggiungere l’obiettivo, oggi affrontavamo una squadra forte ma che veniva da una partita difficoltosa contro la Samp, dovevamo essere più bravi ad approfittare della situazione. Quando hai la fortuna di avere contro una squadra che ti concede di giocare in superiorità numerica, non avere magari dei giocatori offensivi per aumentare l’offensività della squadra è anche questo un aspetto che va ad influenzare. Le situazioni per fare risultato ci sono state, bisogna essere più determinati, dicendo anche che Donnarumma in un paio di circostanze ha mostrato il proprio valore

Non addosserei la responsabilità del terzo gol a Traorè, che ha 16 ed è entrato con personalità perché ha cercato diverse volte di farsi dare palla e di saltare l’uomo. In quella circostanza siamo venuti meno per dargli un appoggio, era girato di spalle con l’uomo dietro, dovevamo far girare palla velocemente per andare dall’altra parte e cercare una situazione di cross. Anche nel secondo gol abbiamo forzato una giocata verticale che non aveva senso quando avevamo la superiorità numerica da sfruttare in fascia. Il tutto è molto probabilmente legato alla situazione di classifica che può portarti a ragionare in maniera non limpida. Non mi sento di dare la responsabilità del terzo gol a Traorè, ci sono giocatori più esperti che potevano evitare che questo accadesse”

“Se si arriva a concludere per 15 volte a 7 nello specchio della porta e si ha un possesso palla maggiore del Milan, ha contribuito il fatto che si è giocato gran parte della ripresa in superiorità numerica ma non solo a quello. Il rammarico è che quando la possibilità di concretizzare, se in alcune circostanze è stato bravo Donnarumma, in altre avremmo potuto fare meglio noi. Abbiamo avuto la possibilità di riaprirla già quando eravamo in parità numerica e questo molto probabilmente avrebbe cambiato il risultato finale, questo non è accaduto e noi dobbiamo lavorare solo su questo, non è questione di fortuna o sfortuna, bisogna cercare di vincere i duelli personali, di non concedere situazioni particolari all’avversario”

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