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Prostituzione e club privè mascherato da circolo: quattro arresti – FOTO

Martedì i carabinieri del Reparto Operativo di Parma hanno  arrestato quattro cittadini italiani, originari di Reggio Emilia, Sardegna e due del meridione, dai 45 ai 60 anni, tre domiciliati a Parma ed uno in provincia di Reggio Emilia, alcuni di loro con precedenti per reati finanziari accusati di aver sfruttato la prostituzione ss di aver adibito a casa di prostituzione un locale situato a Parma, denominato “Apollo XI”, che operava sotto le apparenze di un circolo ricreativo.

Il locale, in un quartiere artigianale di Strada Martinella, apriva in orari diurni anche in lockdown.

Le indagini – avviate in una prima fase nell’anno 2016 con la raccolta, da parte dei militari, di spontanee dichiarazioni rese da una ragazza di origine polacca che si prostituiva all’interno del locale e che, dopo essersi innamorata di un cliente aveva chiesto aiuto ai carabinieri di Parma- sono state riattualizzate nel corso dell’anno 2020, quando  sono partiti accertamenti finalizzati ad ottenere riscontri con appostamenti, assunzione di informazioni, captazioni tecniche.

Gli ulteriori accertamenti hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza in ordine alla stabile destinazione del locale a luogo di prostituzione, mediante l’impiego di una serie di ragazze di nazionalità estera (rumene, marocchine, colombiane) ed italiane, indicate fittiziamente quali socie dell’associazione e che invece si prestavano ad incontri sessuali a pagamento.

In particolare gli organizzatori hanno potuto favorire e sfruttare la prostituzione delle ragazze, pretendendo dai clienti del locale cui venivano proposte le prestazioni sessuali il pagamento di una somma di denaro a titolo di corrispettivo per la disponibilità per il periodo di tempo concordato di quattro vani adibiti a privés, all’interno dei quali venivano consumati i rapporti sessuali; a tale corrispettivo si aggiungeva poi quello consegnato dal cliente direttamente alla ragazza.

Gli arrestati sono i due gestori effettivi e referenti principali del locale (N.A. e P.L.), promotori ed organizzatori del gruppo criminale, nei confronti dei quali il GIP ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere, e due loro stretti collaboratori (M.M. e S.A.), nei confronti dei quali il GIP ha disposto la misura degli arresti domiciliari.