Covid in carcere – Lega e sinistra si “litigano” la paternità di aver sollevato il problema

Due interrogazioni al Ministero dell'On. Cavandoli. Ma il Pd sbraita: "Siamo stati noi i primi a parlarne"

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Mentre il Covid dilaga in carcere, sinistra e destra “litigano” la paternità dell’aver sollevato il problema.

Nei giorni scorsi, la deputata della Lega Laura Cavandoli ha interrogato il Ministero.

A stretto giro di posta, arriva la replica del centro sinistra in consiglio comunale.

“Leggiamo sulla stampa di un’interrogazione rivolta al ministero di Grazia e Giustizia dall’On. Laura Cavandoli in merito alle recenti notizie di persone infettate da Covid-19 nel carcere di Via Burla, sia fra il personale della Polizia Penitenziaria che fra i detenuti ristretti in questo penitenziario.

Crediamo doveroso ricordare che il 15 febbraio l’opposizione di centro sinistra in Consiglio comunale aveva presentato una mozione (primo firmatario Giuseppe Massari di Parma Protagonista) volta a richiedere una vaccinazione prioritaria per gli agenti ed i detenuti del carcere di Via Burla, proprio a causa dell’estrema delicatezza della situazione che un possibile contagio avrebbe prodotto in quella struttura. Quella mozione però non fu approvata. Dobbiamo oggi riscontrare, purtroppo, che non era necessario essere degli indovini per prevedere che si potessero verificare le condizioni per il propagarsi del virus Covid-19 nel carcere.

Sapevamo e sappiamo che il Comune non ha dirette competenze in materia, ma una posizione ufficiale di tutto il Consiglio, al di là delle varie appartenenze e tattiche politiche, avrebbe forse contribuito a far assumere le necessarie misure. Ribadiamo quindi l’appello alla vaccinazione in via Burla, a tutela di tutte le componenti del mondo carcerario – detenuti, polizia penitenziaria, sanitari, operatori – e per evitare ulteriori difficoltà alle strutture sanitarie, già notevolmente sotto pressione.

Consiglieri : Giuseppe Massari , Bruno Agnetti Gr. Parma Protagonista
Caterina Bonetti, Sandro Campanini, Daria Jacopozzi, Lorenzo Lavagetto Gr. PD
Fabrizio Pezzuto Gr. Parma Unita
Roberta Roberti Gr. Misto” – recita una nota.

Cui ne segue un’altra della Lega, sempre a firma dell’On. Cavandoli.

“La situazione attuale del contagio nel carcere di Parma e in tanti istituti italiani dipende dall’annoso problema del sovraffollamento e dall’alta contagiosità delle attuali varianti del Covid, ma anche dalla sottovalutazione del problema da parte del precedente Governo. La vaccinazione delle forze dell’ordine è stata giustamente inserita tra le categorie con priorità, ma è stato utilizzato un vaccino che permette l’immunizzazione dopo oltre 2 mesi dalla prima inoculazione, esponendo agenti e, nel caso della polizia penitenziaria, detenuti ad un alto rischio che si è tradotto nei focolai di questi giorni. Inoltre, è da tempo evidente che agli agenti servono dispositivi di protezione più performanti di quelli in uso: almeno in questo occorre rimediare al più presto”.

In tutto ciò, qualcuno sta bonificando il carcere?

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