Pellè illude il Parma, Scamacca lo affonda. Al Tardini finisce 1-2

Più Parma ma vince il Genoa al Tardini, un gol fortunoso e uno meraviglioso di Scamacca in mezzo a nulla altro bastano per fare bottino pieno. E per il Parma, con la classifica che fa tremare, aver giocato meglio e fatto un gol strepitoso con Pellè, aver collezionato occasioni sciupate, vale davvero molto poco.  E dire che a gennaio, Krause aveva offerto 25milioni per Scamacca. 

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Più Parma ma vince il Genoa al Tardini, un gol fortunoso e uno meraviglioso di Scamacca in mezzo a nulla altro bastano per fare bottino pieno. E per il Parma, con la classifica che fa tremare, aver giocato meglio e fatto un gol strepitoso con Pellè, aver collezionato occasioni sciupate, vale davvero molto poco.

E dire che a gennaio, Krause aveva offerto 25milioni per Scamacca.

Certi amori fanno giri immensi poi ritornano. Altri, invece, finiscono e basta. Ad esempio, quello tra Roberto D’Aversa e il Parma, finito e ripreso, oppure quello tra il Genoa e Daniele Faggiano, forse mai nato e chiuso in pochi mesi.

Poteva essere la prima contro di D’Aversa e Faggiano, amici, artefici del miracolo Parma, poi, si dice, lasciatisi male a fine stagione scorsa. Poteva essere l’abbraccio, oppure la fredda stretta di mano, a parlarci di una pace fatta o di un amore ancora rotto.

Nessuno dei due, introverso Bob, caciarone Daniele, ha mai parlato dell’argomento.  Entrambi vivono a Pescara, uno da sempre, l’altro ci ha messo su casa e famiglia, chissà se in riva al mare si sono già ritrovati. Non lo sapremo mai, perché poteva essere la partita di D’Aversa e Faggiano, invece è “solo”, si fa per dire,  Parma Genoa, e vale una fetta di salvezza.

D’Aversa cambia qualcosa: in mezzo torna Kuco, gli lascia il posto Hernani, davanti confermati Man e Pellè con Karamoh al posto di Mihaila.

Partono forte gli ospiti, che sfuriano anche se non creano grattacapi, il Parma lascia fare e riparte. Al settimo e al decimo Man ha due occasioni clamorose, sulla prima, assist di Kurtic, va di testa, distanza siderale dal sette. Tre minuti dopo filtrante di Pellè per il rumeno, tiro troppo centrale, Perin c’è.

Il Genoa risponde con Cyzborra servito da Destro, ma Strootman devia inavvertitamente e il Parma riparte. Pezzella calibrato da sinistra, sponda di Kucka per Pellè che se l’aggiusta di spalla e in rovesciata batte Perin. Eurogol, Madame e Messieu, a voi Graziano Pellè.

Il Parma insiste, fa possesso, ci prova Kurtic di testa, risponde Perin. Il Genoa si sveglia e cerca di farsi vedere dalle parti di Sepe, il Parma si schiaccia un pò e fatica a uscire. Ci prova Destro di testa, fuori.

I ducali quando ripartono in contropiede danno sempre l’impressione di poter far male: al 44esimo punizione pennellata di Brugman per Bani, colpo di testa alto non di troppo.

E il primo tempo sfila via con l’ennesimo recupero, imperioso, di Osorio e un sombrero in mezzo al campo di Karamoh.

RIPRESA  – Ballardini butta in mischia Pjaca e Scamacca, uno che i ducali hanno tanto corteggiato a gennaio, ma è il Parma a sfiorare il bis in avvio: cross col contagiri di Kurtic per la testa di Kucka ma è in posizione troppo defilata.

Insiste il grifone che si prende un corner, sugli esiti flipper in area poi Zappacosta la rimette in mezzo dove Scamacca quasi ci inciampa, battendo Sepe. Uno a uno.

Pezzella si prende il giallo per interrompere un’azione in mezzo al campo, diffidato, a Benevento non ci sarà. Il Parma insiste, ma è più il possesso della convinzione. D’Aversa butta in mischia Mihaila per Karamoh, Ballardini si copre con Behrami per Destro.

Entra Mihaila, ma è Brugman che costringe Perin a volare: suggerimento di Pellè, tiro a botta sicura parato. Il Parma insiste, ma è il Genoa che passa: Pjaca appoggia per Scamacca che da 30 metri prende l’angolo. Sepe ci va ma non ci arriva, risultato ribaltato.

Piove sul bagnato in casa Parma, si fa male Bani, dentro al suo posto a freddo e senza allenamenti con la squadra Gagliolo. Ai ducali non si può imputare di essere rinunciatari, fanno possesso e spingono, ma Perin le prende tutte.

Dalla pioggia al diluvio, sul bagnato, Brugman entra scomposto su Biraschi, giallo. Ancora Parma, Busi per la testa di Man, Perin vola e para. La partita si fa brutta e cattiva, falli, gialli, gioco spezzettato, ma il cronometro gira inesorabile, il tempo sfila via come le speranze del Parma.

Più Parma che Genoa come possesso palla e occasioni da rete, più Parma ma vince il Genoa, un gol fortunoso e uno meraviglioso di Scamacca in mezzo a nulla altro bastano per fare bottino pieno. E per il Parma, con la classifica che fa tremare, aver giocato meglio e fatto un gol strepitoso con Pellè, aver collezionato occasioni sciupate, vale davvero molto poco.

TABELLINO

PARMA – GENOA  1 – 2

MARCATORI: 16′ Pellè (P), 49′ e 69′ Scamacca (G)

PARMA: Sepe; Conti, Bani, Osorio, Pezzella (dal 80′ Busi); Kucka, Brugman (dal 80′ Hernani), Kurtic (dal 80′ Zirkzee); Man, Pellè, Karamoh (dal 64′ Mihaila). A disp: Colombi, Grassi, Laurini, Cyprien, B. Alves, Dierckx, Brunetta. All: Roberto D’Aversa.

GENOA: Perin; Masiello, Radovanovic, Criscito; Zappacosta, Strootman (dal 65′ Biraschi), Badelj, Zajc (dal 89′ Rovella), Czyborra (dal 46′ Pjaca); Shomurodov (dal 46′ Scamacca), Destro (dal 64′ Behrami). A disp: Marchetti, Paleari, Zapata, Goldaniga, Ghiglione, Pandev, Melegoni. All: Davide Ballardini.

Arbitro: Daniele Doveri della sezione di Roma 1.
Ammoniti: Bani, Pezzella, Pellè, Brugman, Kucka (P), Radovanovic, Biraschi(G)

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