Covid – Prodotto a Parma l’anticorpo monoclonale che blocca il virus

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Lo afferma un comunicato delle compagnie che chiederanno subito l’autorizzazione di emergenza per la terapia. Un comitato indipendente di monitoraggio dei dati, spiega la nota, ha raccomandato che lo studio di Fase 3 COMET-ICE che valuta VIR-7831 come monoterapia per il trattamento precoce negli adulti ad alto rischio di ospedalizzazione, sia interrotto nell’arruolamento a causa di evidenze di profonda efficacia.
La raccomandazione si è basata su un’analisi ad interim dei dati di 583 pazienti arruolati nello studio COMET-ICE, che ha dimostrato una riduzione dell’85% dell’ospedalizzazione o della morte nei pazienti che hanno ricevuto la terapia rispetto al placebo. VIR-7831 è stato ben tollerato. «Sulla base di questi risultati, Vir e GSK intendono presentare domanda di autorizzazione all’uso emergenziale alla Food and Drug Administration (FDA) statunitense e richiesta di autorizzazione in altri paesi.
I dati di questo studio di registrazione costituiranno anche la base per la presentazione di una domanda di licenza biologica (BLA) alla FDA».
L’anticorpo, spiega Fabio Landazabal, Presidente e amministratore delegato di GSK S.p.A., parla anche italiano. «Un dato così importante di efficacia è prima di tutto una grande notizia per i pazienti che presto potrebbero accedere a questa opportunità terapeutica in Italia e in tutto il mondo per evitare le conseguenze più gravi dell’infezione da Covid-19. Ma è anche la conferma che fare innovazione è la strada migliore per uscire al più presto dall’emergenza pandemica e che l’Italia, ancora una volta, ha un ruolo importante da svolgere. Infatti VIR-7831 viene prodotto nel nostro stabilimento di eccellenza di Parma, dedicato all’introduzione di nuovi prodotti e specializzato in anticorpi monoclonali innovativi che sta già fornendo a tutto il mondo per il trattamento di altre malattie come Lupus, Asma grave e Mieloma multiplo».

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