Attenzione al colchicum o “falso zafferano”, famiglia finisce al pronto soccorso dopo averlo mangiato

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Era di alcune settimane fa la notizia del ricovero di una famiglia di sette persone, tra cui alcuni bambini, al Pronto Soccorso, per l’ingestione di colchicum scambiato per lampascione.

E’ una pianta velenosa che si confonde con il lampascione (cipolla canina).

Sicuramente non tutti sanno che il colchicum è una pianta velenosa, che produce tossine per le quali non esiste antidoto. Se ne è accorta una famiglia che qualche giorno fa è rimasta intossicata dopo aver mangiato  lampascioni mescolati con bulbi di  colchicum.

I 7 componenti della famiglia sono fuori pericolo e sono stati tutti dimessi dal Pronto Soccorso del Maggiore, con prognosi di guarigione da 1 a 7 giorni.

Dopo questo episodio il direttore del Servizio Igiene e Alimenti dell’AUSL di Parma, Francesco Zilioli, ritiene necessario lanciare un appello “Occorre  acquistare gli alimenti nei circuiti sicuri, quindi  negozi, supermercati evitando rivenditori improvvisati. Se non lo si conosce alla perfezione, mai mettere nel piatto ciò che si è raccolto”.

I rischi di avvelenamento sono spesso dovuti alla somiglianza del colchicum con il lampascione (o cipolla canina). Il colchicum è detto anche “falso zafferano”, per la somiglianza con i fiori di quest’ultimo vegetale.

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