L’appello di Roberto, in Ospedale per Covid: “Siate severi e rispettosi. Mettete sempre la mascherina”

La lettera appello, postata dal sindaco di Fidenza Andrea Massari su Facebook, come monito ed esempio

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Roberto Sibani è ricoverato per Covid. E scrive una lunga lettera ad Andrea Massari, sindaco di Fidenza, in cui invita a mettere la mascherina, a difendere la propria salute.  “Caro Andrea, qui si migliora di certo, sono veramente bravi. Ma i problemi sono fuori, molti fanno fatica a capire. E visto che il tempo non mi manca ho voluto scrivere un appello per loro, che ti allego. È un po’ lungo, so che hai poco tempo, perdonami!”
Appello.
“Mi rivolgo a te che ancora non hai indossato la mascherina. No non quella in fibra che porti all’esterno. No, parlo della mascherina che per carità del cielo e grazie alla forza della tua età non hai ancora conosciuto come respiratore di plastica che devi indossare quando ti ricoverano in ospedale con una saturazione che inizia a scendere sotto i 90.
I polmoni non sono più mantici che scendono e salgono in sincrono involontario, si muovono a scatti, a pezzi, vorresti più ossigeno ma più di tanto non t’aiutano. Quel brutto “coso” entrato in noi si difende dai medicinali, cerca di sopravvivere come tutti gli esseri viventi e si attacca a qualsiasi spiraglio gli lasciamo aperto.
Quando sei sotto a quella mascherina di plastica, solo allora, e mai prima, pensi che la tua vita così unica e irripetibile è legata alla macchina che ti dà l’ossigeno e speri ce la possa fare. È giusto arrivare fino a quel punto? E’ saggio per il ragazzo, per l’uomo, intelligente e razionale – ma si, alla fine riuscirà a sconfiggere questo mostro – è giusto dicevo che si lasci trascinare nella roulette russa degli eccessi e dei vizi anche in momenti come questi ?
Osservo come ti comporti quando passeggi fuori casa con amici; state vicini troppo vicini e tra questi c’è sempre uno con la mascherina abbassata. Davanti alla scuola chi fuma la tiene abbassata ma è sempre troppo vicino agli altri. Vi abbracciate per salutarvi e non siete nemmeno Paola e Francesca. Non credere che ai grandicelli vada meglio; si muovono in gruppi, assembrati, e qualche mascherina abbassata.
Loro sono sani, forti, invincibili, ignorano che porteranno in casa il veleno a qualcuno che inconsapevolmente li aspetta dopo avere dedicato la giornata a lavorare con estrema attenzione pur di non portare danni in casa.
Hai ragione, si bisogna e si deve vivere, ma lo devi fare in modo responsabile aiutando anche gli altri a capire. Vai al bar, uscite se i tavoli non sono a distanza, rifiutate i locali dove vi assiepano e non vi sono spazi ampi, impareranno a offrirveli in sicurezza ma almeno per quel poco resteranno aperti pure loro.
Se non ti aiuti e stimoli gli altri la meta sarà ancora lontana e tu perderesti i momenti più toccanti del mistero della vita.
L’hanno paragonata a una guerra, non ti chiediamo di riempire di sabbia i sacchi per difenderti dai bombardamenti, non ti chiediamo di patire la fame, solo di essere orgoglioso di fare per un po’ il soldatino rispettoso e istruttore delle buone regole. Tutte norme che il nuovo governo, sono sicuro con grande fatica, sta cambiando per offrirti una vita dignitosa in questo disgraziato periodo. Basterebbe rinunciare al 50% di quello che facevi prima e pretenderlo anche dagli altri. Si critico e severo con te stesso, con gli altri e anche con gli esercenti, loro terranno aperto e un posto prima o poi lo troverai…. ma non qui all’ospedale con me !”
Roberto Sibani

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