“Ristoranti aperti la sera in zona gialla e a pranzo in zona arancione: c’è il parere favorevole del Cts“. Lo comunica il presidente della Liguria e vice presidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti, che auspica l’arrivo del “via libera da parte del governo”. Al ministero della Salute, infatti, spetta l’ultima parola. Il Cts: “Una rimodulazione dei pacchetti di misure potrebbe modificare l’efficacia nella mitigazione del rischio“.
Il Comitato tecnico scientifico, quindi, alla richiesta arrivata dal ministero dello Sviluppo economico sulla “riapertura di pubblici esercizi” sembra pronto a dare il suo ok definitivo, che però andrà ovviamente “vidimato” dal governo. “Circa la previsione di rimodulazione delle misure previste nelle diverse fasce di rischio”, sottolineano gli esperti nel parere, “si rimanda alle valutazioni del decisore politico“. In ogni caso, sempre relativamente ai rischi, “andrebbero considerate le diverse tipologie dei pubblici esercizi, distinguendo tra ristoranti e bar”. Al ministro Roberto Speranza, quindi, spetterà nelle prossime ore il compito di prendere une decisione in merito. Il Comitato Tecnico Scientifico ha aperto alla possibilità di riaprire i ristoranti la sera in zona gialla.
Le regole per i ristoranti – Quella dei ristoratori è stata senza dubbio una delle categorie maggiormente colpite dalla pandemia. Ora, il Cts è pronto a dare l’ok per qualche apertura in più, ma con l’obbligo per i clienti di indossare le mascherine ogni qual volta si trovino in piedi e non seduti al tavolo per consumare le pietanze. Resta l’obbligo inserito già a maggio del metro di distanziamento tra i tavoli e la zona di passaggio e continua a esistere l’obbligo del tetto massimo di 4 persone allo stesso tavolo se non conviventi. In più, i ristoratori saranno obbligati a esporre il bollino che indichi la capienza massima del loro locale. Vietati i buffet.
