Pizzarotti: “Spero che la strada indicata da Mattarella porti a un governo solido: serve ripartire velocemente”

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Non si contestano le elezioni in sé, sono sempre un esercizio di democrazia. Si contestano adesso, in questo delicato momento storico.
Il perché è semplice e ve lo spiego. Come sindaci avevamo trovato un accordo sullo scostamento dei 32 miliardi di euro di bilancio, una parte sarebbe dovuta arrivare ai sindaci, quindi alle città, quindi come investimenti per il futuro dei nostri concittadini. Ma ora che c’è la crisi nessuno si prenderà la responsabilità politica di portare avanti il progetto. Quei miliardi oggi rischiano di essere congelati.
Delle risorse del Recovery si chiedeva un 10% da destinare immediatamente ai Comuni: potremmo spendere quelle risorse velocemente per progetti e idee in favore di chi la crisi la sta subendo. Anche questo oggi potrebbe rimanere lettera morta, a causa della crisi di governo.
Mentre nel Paese reale lavoratori e imprese si giocano il posto di lavoro, a Roma giocano con le poltrone. Più ci penso, più ritengo che sia inconcepibile: tutti hanno fallito, da chi ha prodotto la crisi a chi non ha saputo riportare la situazione su binari coerenti. Tutta la classe dirigente di Roma è responsabile.
In questo contesto, le elezioni ritarderebbero il lavoro di rilancio dell’Italia, e a pagarne le conseguenze saranno solo gli italiani.
Mi auguro che la strada tracciata dal presidente Mattarella possa dare al Paese un governo solido. Abbiamo bisogno di ripartire velocemente, noi stiamo solo aspettando di poter schiacciare il bottone e riaccendere la macchina

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