Rianimazione, perché agli infermieri di zona “pulita” non è riconosciuta l’indennità di rischio infettivo?

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“Ci dispiace, ma, nostro malgrado, questa O.S. si vede costretta rimarcare la necessità di chiarimenti circa la decisione di non riconoscere agli infermieri che operano in rianimazione definita “pulita” l’indennità di rischio infettivo.
Premettendo che trattandosi di un reparto dedicato all’emergenza ad alta specializzazione, possono giungervi persone per le quali non sempre è possibile eseguire un tampone preventivo: i colleghi però sono sempre lì, al loro posto,  assicurando la massima e migliore assistenza.
Ora porre un “confine” che non preveda il rischio infettivo, significa che in rianimazione “pulita” non esiste il rischio Covid.
Se questo è possibile ne siamo ben lieti: resta inteso il fatto che riconosce a rotazione una indennità (infatti i colleghi turnano sia in “pulita” che in “covid”) non sia una scelta oculata, primo perché vi può essere la necessità di dover sostituire un collega in “covid” e di conseguenza dover segnalare manualmente l’indennità dovuta per quella giornata, sia perché essi non vengono informati con il dovuto e necessario anticipo”.
NurSind – La segreteria provinciale
Parma e Reggio Emilia
Il segretario – Zaccarelli Gianluca

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