Pincolini (Forza Italia): “Scuola abbandonata dal Governo, così i nostri giovani tagliati dalla realtà”

"La didattica a distanza ha tagliato fuori i nostri giovani dalla realtà e aumentato un isolamento sociale già caratterizzato dalla chiusura di palestre, centri, sportivi, discoteche etc che li hanno costretti ad una vita tra le mura di casa. Risulta paradossale parlare di disagio giovanile che causa particolari episodi di violenza, le maxirisse all'aperto, quando si è voluto privare i giovani di ogni sfogo possibile".

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Daniele Pincolini, Responsabile delle Attività Produttive nel Coordinamento Provinciale di Forza Italia, in un comunicato stampa esprime tutti i suoi dubbi e le sue perplessità circa il momento delle scuole, a suo modo di vedere preoccupante:
“Tra le tante piccole, medie, grandi imprese abbandonate dal governo al suo destino c’è anche la scuola” – Dice Pincolini – “Perchè la scuola è l’impresa più importante, il luogo dove si prepara il futuro cittadini, un laboratorio di aspirazioni, opportunità, sogni, iniziative. Durante l’estate si è declamato a gran voce che la scuola doveva ripartire in quanto era un segnale di rilancio per tutto il paese. Tuttavia il trasporto pubblico è collassato nei primi giorni poichè non si è pensato di coinvolgere il privato in un sistema di trasporto che doveva garantire sicurezza e tutela della salute. Così due mesi dopo la chiusura degli istituti con il ricorso alla famosa DAD didattica a distanza”.
“Un problema enorme – prosegue – perchè la sesta potenza mondiale ha un gap digitale da Terzo Mondo. Inoltre la scarsità di computer nelle famiglie, una rete internet non adeguata a sostenere un tale sforzo, un wi-fi gratuito presente nelle città capoluogo, ma inesistente sul territorio, specialmente in montagna e nelle isole. Occorreva vaccinare personale scolastico e studenti allo scopo di creare la cosiddetta bolla che limitasse i contagi nelle classi. La tecnologia è uno strumento formidabile che permette di lavorare meglio e connettere tra loro persone lontane, ma sul fronte scolastico è una soluzione temporanea. Come invece accade spesso in Italia non c’è nulla di più permanente del provvisorio”.
“La didattica a distanza ha tagliato fuori i nostri giovani dalla realtà – conclude – e aumentato un isolamento sociale già caratterizzato dalla chiusura di palestre, centri, sportivi, discoteche etc che li hanno costretti ad una vita tra le mura di casa. Risulta paradossale parlare di disagio giovanile che causa particolari episodi di violenza, le maxirisse all’aperto, quando si è voluto privare i giovani di ogni sfogo possibile. Una situazione che favorisce il triste fenomeno hikikomori nato in Giappone che provoca l’isolamento dei giovani e il rigetto di qualsiasi forma di socializzazione proprio grazie alla dipendenza da internet trasformato in rifugio da depressione e malessere psicologico. Pertanto la questione scuola è un nodo fondamentale di una società travolta dall’emergenza sanitaria e ridotta a realtà virtuale”.

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