Covid – Confermata l’ipotesi di stop all’asporto dai bar alle 18. No agli spostamenti tra regioni

La Regione lancia il bando ristori per le attività danneggiate

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Il governo conferma di voler introdurre nel Dpcm il divieto per i bar di vendere cibi e bevande da asporto dopo le 18. La scelta sarebbe stata ribadita nel corso della riunione con le regioni nel quale sono state illustrate anche le altre misure: conferma per tutte le zone della regola che consente a massimo due persone di andare a trovare a casa parenti e amici, stop alla mobilità tra le regioni, anche tra quelle gialle, istituzione di una zona bianca, per «dare un segnale» del lavoro che si sta facendo e che consentirà di entrare in una fase diversa in tempi però più lunghi.

Al via, da parte della Regione, l’operazione ristori per le attività e le imprese dell’Emilia-Romagna colpite dall’emergenza Coronavirus. Si tratta di aiuti per un totale di circa 40 milioni di euro, fra fondi regionali e statali messi a disposizione dal Governo e destinati alle categorie soggette a restrizioni aggiuntive disposte con ordinanze regionali. Ristori che si aggiungono a quello nazionali.

I primi a partire – spiega una nota della stessa Regione – saranno ristoranti e bar: il 20 gennaio verranno emanati i bandi, gestiti dalle Camere di Commercio, per gli esercizi che potranno così richiedere i ristori regionali: sono stati stanziati 21,3 milioni di euro.
«Con lo stanziamento delle risorse e il via ai bandi manteniamo il doppio impegno che come Regione avevamo preso: da un lato sostenere le attività colpite dalle restrizioni e dalle chiusure di questi mesi, dall’altro la promessa di farlo il più velocemente possibile», spiegano il presidente emiliano-romagnolo Stefano Bonaccini e l’assessore regionale al Commercio, Andrea Corsini. «Noi – aggiungono – facciamo la nostra parte e siamo pronti a stanziare nuove risorse. Parallelamente, confermiamo la richiesta al Governo di erogare il prima possibile i ristori nazionali”

La Regione gestirà invece direttamente due bandi. Uno da 1,5 milioni rivolto ai gestori delle piscine pubbliche, il secondo, a febbraio, da 2 milioni a beneficio invece di taxi e noleggio con conducente.

A fine gennaio verranno messi a disposizione fondi per i ristori di imprese culturali e cinema (circa 2,5 milioni); palestre (2 milioni); spettacolo viaggiante (1 milione) e discoteche e locali da ballo assimilati (3 milioni).

In corso di definizione, infine, le modalità di gestione dei ristori decisi per maestri di sci, di snowboard e addetti degli impianti sciistici (1 milione di euro) e per le guide turistiche (1 milione di euro). Rimangono poi circa 4 milioni di euro da destinare ai ristori per altre categorie, fra cui venditori ambulanti in fiere e sagre paesane.

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