La riflessione – Pier Paolo Mora: “Giovani chiusi in casa, e ci indigniamo per una rissa”

Il leader emiliano di Casa Pound: "I giovani sono lì a ricordarvi tutti i vostri errori, forse è per quello che vi incazziate"

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Leggo da ieri commenti indignati per la rissa tra ragazzini in piazzale della pace, un fenomeno che sta accadendo in tutta italia.

Chi ha chiesto la galera, chi l’impiccagione, chi grida la propria indignazione per gli assembramenti.

Sarò controcorrente, ma io sto con i giovani.

Li abbiamo abbandonati da un anno.

Da soli in casa, con le scuole chiuse, davanti al computer o al cellulare tutto il giorno. Le istituzioni troppo impegnate a far la gara a chi faceva la cazzata più grossa e poi alla fine era sempre colpa dei giovani.

Colpa dei giovani la seconda ondata perché sono andati in discoteca quest’estate, colpa dei giovani l’aumento dei contagi di novembre perché a ottobre uscivano il venerdì sera, colpa dei giovani l’aumento dei contagi di questi giorni perché si sono ritrovati a natale a brindare con gli amici.

Gli avete tolto tutto. Scuola, sport, stadio, luoghi di aggregazione e amicizia, attività pomeridiane.

E oltre ad avergli tolto tutto, gli avete dato la colpa per qualsiasi cosa.
Adesso vi indignate perché sfogano la loro rabbia? L’unico peccato è la sfoghino nel modo errato, contro l’obbiettivo sbagliato. Ma gli avete tolto anche la capacità di capire cosa è giusto e cosa no.

I giovani sono lì a ricordarvi tutti i vostri errori, forse è per quello che vi incazziate”.

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