Due giorni di D’Aversa non bastano: il Parma c’è ma la Lazio passa

Ci sono mille e uno spunti, in Parma Lazio. Dai tempi addietro, con Tanzi e Cragnotti, la via del latte, i giocatori scambiati, le sette sorelle e i big match. I crack, i Baraldi e Cinquini condivisi, i sogni di gloria e le notti di dolore. Ai tempi moderni, lo scippo della scorsa stagione, sempre al Tardini, ed oggi. Inizia il D'Aversa bis, con l'assecondamento a Liverani proprio alla vigilia della gara contro la squadra che rese grande l'ormai ex tecnico ducale, Bob torna a casa sua, parla di "la mia città", e la piazza torna a crederci.E' i 58esimo compleanno di Krause, il presidente che come regalo vorrebbe una scossa, una squadra che combatte, e magari qualche punto. Si deve accontentare del miglior Parma della stagione, che non raccoglie ma almeno semina. E convince. 

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Ci sono mille e uno spunti, in Parma Lazio. Dai tempi addietro, con Tanzi e Cragnotti, la via del latte, i giocatori scambiati, le sette sorelle e i big match. I crack, i Baraldi e Cinquini condivisi, i sogni di gloria e le notti di dolore. Ai tempi moderni, lo scippo della scorsa stagione, sempre al Tardini, ed oggi. Inizia il D’Aversa bis, con l’assecondamento a Liverani proprio alla vigilia della gara contro la squadra che rese grande l’ormai ex tecnico ducale, Bob torna a casa sua, parla di “la mia città”, e la piazza torna a crederci.

E’ i 58esimo compleanno di Krause, il presidente che come regalo vorrebbe una scossa, una squadra che combatte, e magari qualche punto. Si deve accontentare del miglior Parma della stagione, che non raccoglie ma almeno semina. E convince.

PARTITA-  D’Aversa ritrova l’infermeria piena, e una squadra agli sgoccioli: inventa Busi a sinistra, Osorio che non sta bene ma brilla a destra, al centro Valenti che sembra la muraglia cinese finché non si fa male e il fido Alves. In mezzo va Brugman, erede di Scozza, con Hernani e Kurtic, davanti inventa Sohm che fa la diga con Gervinho e Cornelius.

Non ci sarebbe gara, tra Parma e Lazio, ma il primo tempo ricorda che a calcio si gioca sempre da zero pari. Ci prova Milinkovic ma Sepe c’è. E’ il quinto. Risponde il Parma, altri cinque dopo: azione iniziata da Garvinho, palla dentro a Sohm che scarica, alta di poco.

Ci prova Caicedo, poi Lazzari, ma è Cornelius di testa al 26esimo, servito da Kurtic, a chiamare Reina al miracolo. E’ forse il Parma più bello della stagione. Sepe si supera su Caicedo, mentre i ducali perdono Valenti per un problema muscolare. Entra Balogh, già caldo perché Osorio è in forse dal riscaldamento.

Finiscono i primi 45, il Parma ha retto, in qualche modo. La Lazio, e le ripartenze. Una rondine non fa primavera, specie a gennaio. Ma una vola sul Tardini, e c’è voglia di avere una nuova speranza.

RIPRESA – D’Aversa perde anche Osorio, al suo posto, Ricci. Giacomo Ricci, il terzino della magica D. Perchè il Parma, a furia di acciacchi, questo è. E la Lazio al 55esimo passa: prima sfiora il gol Acerbi su corner, la palla sfila a Sepe battuto, un minuto dopo Lazzari infila per Luis Alberto che a difesa aperta infila. Uno a zero.

Il Parma non molla, colleziona corner, infila in mischia Inglese per Brugman, passando a un modulo più offensivo, la Lazio tenta con Immobile e ancora Luis Alberto, ma passa con Caicedo: azione corale al limite dell’area, palla a Milinkovic che si incunea, tocco a Caicedo che non fallisce davanti alla porta.

Il Parma non molla, butta in mischia anche Mihaila. La Lazio fa melina, Mihaila lustra i guanti a Reina ma non basta, Gervinho sgroppa ma il tempo è finito.

La Lazio espugna il Tardini, ma il Parma, questo Parma, lascia sperare. E ad oggi, non si poteva pretendere altro.

TABELLINO

PARMA – LAZIO 0 – 2

MARCATORI: 55′ Luis Alberto, 67′ Caicedo (L)

PARMA: Sepe; Busi, Osorio (dal 46′ Ricci), B. Alves, Valenti (dal 34′ Balogh); Sohm (dal 75′ Mihaila), Brugman (dal 63′ Inglese), Hernani; Gervinho, Cornelius, Kurtic.
A disposizione: Colombi, Rinaldi, Pezzella, Dezi, Cyprien, Brunetta, Camara, Sprocati.
Allenatore: Roberto D’Aversa.

LAZIO: Reina; L. Felipe, Acerbi, Radu; Lazzari (dall’84 Patric), Milinkovic-Savic, Leiva (dal 71′ Cataldi), L. Alberto (dal 65′ Akpa Akpro), Marusic (dall’84 Anderson); Immobile, Caicedo (dal 70′ Pereira). A disposizione: Furlanetto, Alia,  Armini, Hoedt, Parolo, Escalante, R. Moro, Muriqi. Allenatore: Simone Inzaghi.

Arbitro: Luca Pairetto della sezione di Nichelino.
Ammoniti: Busi, Brugman, Balogh (P), Akpa Akpro (L).

 

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