Smog, la Regione ritarda il “pensionamento” dei diesel Euro 4

Slitta di 9 mesi per l’emergenza Covid. Per compensare il rinvio, l’Emilia Romagna raddoppia le domeniche ecologiche. Al via poi un piano con risorse per nuovi impianti di riscaldamento e finanziamenti per gli agricoltori

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Il rinvio era stato chiesto al ministero dell’Ambiente dalle quattro regioni del bacino padano. Inizialmente prevista per l’11 gennaio, è stata posticipata al prossimo ottobre l’entrata in vigore dello stop ai veicoli Euro 4 diesel.

Rientrano in modo strutturale, a ogni modo, i divieti riferiti ai mezzi Euro 2 benzina e Gpl e metano Euro 1. Il traguardo resta, infatti, quello di una migliore qualità dell’aria e, per raggiungerlo, l’Emilia Romagna ha adottato alcuni cambiamenti in corso d’opera, a partire dalle domeniche ecologiche.

Dal 24 gennaio lo saranno tutte, fino al 30 aprile, a eccezione del giorno di Pasqua. Le limitazioni corrispondenti, in questo caso, coinvolgono anche gli euro 4 diesel. di determinate soglie di inquinamento. Livelli che sono stati rivisti e che, a partire dalla prossima settimana, verranno monitorati tre giorni alla settimana anziché due.

Una risposta alla condanna inflitta dalla Corte di Giustizia Europea all’Italia per l’eccessivo smog in pianura padana è rappresentata anche dal piano triennale che, già per il 2021, stanzia 21 milioni di euro. Una parte di risorse servirà per incentivare la sostituzione degli impianti di riscaldamento più obsoleti e, dunque, più inquinanti. Altri finanziamenti andranno all’agricoltura, settore che ora è maggiormente interessato da restrizioni.

Dall’11 gennaio, infatti, riguarderà tutti i comuni sotto i 300 metri d’altitudine il divieto, allo scattare delle misure emergenziali, di attività quali lo spandimento dei liquami e le combustioni di residui vegetali.

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