Caso Svoltare, Parma Tricolore: “Pizzarotti e Rossi mentono, ecco perché”

Casa Pound: “le bugie di Rossi e Pizzarotti e la trollata dell’esposto”

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“Peculato, turbativa d’asta, evasione fiscale e chi più ne ha più ne metta. Svoltare onlus non si è fatta proprio mancare nulla. E il Comune di Parma, nonostante le rassicurazioni del sindaco Pizzarotti e dell’assessore Rossi, è dentro questa vicenda fino al collo”.

Inizia così un lungo post di “Parma Tricolore”.

“Abbiamo proceduto come qualsiasi amministratore avveduto dovrebbe fare”, ha detto Pizzarotti nel corso della diretta di due giorni fa. Trincerandosi, insieme alla Rossi, dietro al fatto che Svoltare onlus – l’associazione che ha raccolto il suddetto poco invidiabile carnet di accuse – sarebbe un soggetto diverso rispetto alla Cooperative sociale Svoltare, con cui il Comune di Parma continua ad oggi ad intrattenere rapporti. Non mancando di lamentare chi “attacca le persone perché non ha contenuti da comunicare”.

Ora, posto che solo un bambino potrebbe credere che Svoltare onlus e la Cooperative sociale Svoltare non siano, di fatto, la stessa “persona” (giuridica), i contenuti esistono eccome. Abbiamo dato una rapida occhiata all’albo pretorio ed ecco cos’è venuto fuori. Guardiamo insieme?

Partiamo dalla determina dirigenziale del 27 novembre 2020: troviamo sia Svoltare onlus che la Cooperativa sociale Svoltare. Per fortuna la Rossi assicurava di aver chiuso ogni rapporto con la prima già da ottobre 2018, quando venne presentato il famoso esposto in Procura: a oltre due anni di distanza, l’associazione è ancora presente tra le strutture accreditate presso il Comune.

E arriviamo alla determina dirigenziale del 31 dicembre 2020, relativa all’aggiudicazione di servizi di accoglienza per titolari di protezione internazionale e minori stranieri non accompagnati. Valore complessivo: quasi 7,5 milioni di euro. Svoltare partecipa ad uno dei due lotti, lo vince ma l’aggiudicazione viene sospesa stante “il supposto coinvolgimento della capogruppo mandataria in indagini di reato”. Ma come? Non erano due soggetti diversi, come più volte rimarcato da Pizzarotti e Rossi?

Un’ultima cosa. Se sindaco e assessore possono buttarla in caciara trincerandosi (male) dietro la burocrazia, gli altarini si scoprono quando si passa ad atti in cui è preponderante una valutazione soggettiva. Come il caso dei premi Sant’Ilario. Qui non c’è burocrazia che tenga: la decisione del 2018 di assegnare a Svoltare onlus la civica benemerenza è lì a dimostrare una strettissima vicinanza tra l’attuale amministrazione e il protagonista di una serie di comportamenti che, se fossero anche solo in parte confermati, metterebbero per l’ennesima volta nero su bianco quel che diciamo da sempre: l’immigrazione è una risorsa solo per chi si arricchisce alle spalle delle casse pubbliche.


Pier Paolo Mora (Casa Pound)- Le bugie di Rossi e Pizzarotti nella diretta e la trollata dell’esposto:

Rossi: da quando nel 2018 è stata ravvisata un’anomalia, segnalata con l’esposto, i rapporti con la Onlus Svoltare si sono interrotti


FOTO 1
: lista comunale delle associazioni con strutture ricettive per minori ed adulti firmata da Squeri in data 27/11/2020.
Figurano sia SVOLTARE ONLUS che COOP SVOLTARE.
Ma come? Non avevate chiuso i rapporti?

Rossi: per noi la svoltare cooperativa era un ente giuridico diverso dalla Onlus, e quindi per noi potevano partecipare e vincere tranquillamente i bandi pubblici.

Posto il fatto che dalla foto 1 si evince che oltre a mantenere praticamente lo stesso nome hanno anche lo stesso indirizzo e un “amministratore avveduto” due domande dovrebbe farsele, guardare

FOTO 2: a fine 2020 La cooperativa Svoltare vince un bando per l’aggiudicazione di servizi di accoglienza per titolari di protezione internazionale e minori non accompagnati e IL COMUNE SOSPENDE l’aggiudicazione del bando in quanto SVOLTARE Onlus è sotto indagine.
MA COME, NON ERANO DUE ENTI DIVERSI?
Delle due l’una: o era lo stesso ente e quindi hanno continuato a dargli i soldi per i loro “apprezzatissimi” servigi nonostante sapessero che non erano in regola, oppure non erano lo stesso ente e non evrebbe avuto senso sospendergli la vittoria del bando.

Sporchi, e in mala fede.
Ma qualcuno continua a parlare dell’esposto.

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