Covid – Cinque regioni a rischio alto. Per l’Emilia Romagna rischio moderato (ma che può crescere)

Con noi, Molise, PA Trento e Valle d’Aosta

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Con le 553 vittime registrate delle ultime 24 ore l’Italia supera la soglia dei 70 mila morti per il Covid-19. Sono ora 70.395. Sono 14.522 i positivi, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i positivi erano stati 13.318, le vittime 628. In totale da inizio epidemia i casi in Italia sono 1.991.278. Con 175.364 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore, in aumento di circa 9 mila rispetto a ieri, il tasso di positività è di quasi l’8,3%, in leggero aumento rispetto all’8,01% del giorno precedente. I pazienti in terapia intensiva diminuiscono di 63 unità nel saldo tra ingressi e uscite. Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono 216 (ieri 201). In totale ci sono ora in terapia intensiva per il Covid 2.624 persone. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari invece sono ora 24.546, in calo di 402 unità rispetto al giorno precedente. Gli attualmente positivi sono 598.816 (-7.139), i guariti e dimessi 1.322.067 (+20.494), in isolamento domiciliare ci sono 571.646 persone (-6.674). Le regioni che registrano il maggior numero di tamponi positivi al coronavirus nelle ultime 24 ore sono: Veneto 3.357, Lombardia 2.153, Emilia Romagna 1.129, Campania 1.067, uniche quattro sopra i mille casi secondo i dati del ministero della Salute.

Lieve aumento generale del rischio, con la maggior parte delle Regioni/PPAA a livello Moderato o Alto. In particolare, 5 Regioni (Liguria, Marche, Puglia, Umbria e Veneto) sono classificate a rischio Alto. Dodici Regioni/PPAA sono classificate a rischio Moderato, di cui 4 (Emilia-Romagna, Molise, PA Trento e Valle d’Aosta) hanno una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese nel caso si mantenga invariata l’attuale trasmissibilità. Quattro Regioni sono classificate a rischio Basso. E’ quanto emerge dalla bozza del monitoraggio Covid dell’Iss.

Iss; durante le festività rimanere a casa

Le festività e l’aumentata mobilità e interazione interpersonale potrebbero aumentare i contagi con una appesantimento sui servizi sanitari. E’ quanto rileva l’istituto Superiore di Sanità nel consueto monitoraggio sui contagi. Si conferma pertanto la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone. E’ fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile.

Sale a 0,90 l’Rt nazionale in questa settimana secondo la bozza elaborata dall’Istituto Superiore di Sanità relativa al monitoraggio dei dati sui contagi. La scora settimana l’Rt si era attestato a 0,86 confermando la ripresa della crescita (quindici giorni fa era a 0,82)

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