Parma e il giornalismo parmigiano piangono Claudia Magnani

Il ricordo di Gabriele Majo

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foto ®Giovanni Ferraguti

È stata un’antesignana del giornalismo televisivo locale, volto notissimo di Tv Parma e voce ancora più nota della Radio.

Claudia Magnani, sorridente, gentile, timbro inconfondibile, è invecchiata con le generazioni di parmigiani che l’hanno ascoltata, tra tg e intrattenimento: mercoledì ha lasciato tutti, improvvisamente.

Ciao Claudia. A chi ti piange, il cordoglio di Francesca Devincenzi, che ha condiviso un piccolo pezzo di strada radiofonica con te, e di tutta la redazione di Parmapress24.

Ecco, da StadioTardini.it, il ricordo di Gabriele Majo, che nel ’76 l’accolse a Radio Parma

Il 25 Novembre 2020 per tutti coloro che si occupano di calcio resterà alla mente per la notizia della morte a 60 anni di Diego Armando Maradona: io, però, debbo aggiungere un’ulteriore prematura scomparsa che mi ha rattristato la serata, quella a soli 65 anni di Claudia Magnani, conosciutissima nel nostro territorio per essere stata a lungo la voce del mattino dei Giornali Radio di Radio Parma e tra i primi volti di Tv Parma. Quando Virginio Menozzi, patron della prima emittente libera italiana, nell’autunno del 1976 invitò Claudia a visitare i nuovi studi radiotelevisivi in Borgo Guasti di Santa Cecilia, nel cuore dell’Oltretorrente, con lo scopo di lì a breve di scritturarla, ad accoglierla trovò proprio il sottoscritto, che ad onta della carta d’identità che indicava appena 12 anni di vita, già da un annetto abbondante bazzicava con profitto l’ambiente dopo essere stato coinvolto tra i pionieri dell’etere dal direttore Carlo Drapchind. In pochi mesi, sebbene bambino, ero già diventato un esperto di bassa frequenza – facevo le regie alle trasmissioni di liscio di Bruno Cagozzi, o di classica e lirica del prof. Gustavo Marchesi – e quindi il primo a trasmettere rudimenti alla nuova arrivata sull’utilizzo di mixer e microfoni fui proprio io. Anche per questo la ferale notizia ha avuto l’effetto di un cazzotto ben assestato. Poi ho iniziato a fare la conta dei tanti, di quella avventura, che ci hanno già lasciato, tutti accomunati da una relativamente giovane età: Carlo Drapchind il 5 Marzo 2003 a 63 anni; Giuseppe Colombi il 15 Settembre 2012 a 67 anni, il 3 Dicembre 2013 Elisabetta Zanlari, il 21 Luglio 2018 Anna Maria Bianchi, a 65 anni. Andrea Gavazzoli, già direttore di Radio Tv Parma, affranto, aggiunge anche Ezio Venturi, il cameraman gentile, mancato il 10 Gennaio 2011, che sebbene non fosse nel ristretto cerchio dei primissimi era tra i primi ad arrivare al mattino, assieme allo stesso Gavazzoli, a Claudia e Betty per le edizioni mattutine dei notiziari. Mauro Coruzzi, tornato alle origini dopo i successi nazionali, l’ha ricordata ieri sera al Tg Parma: due settimane fa l’aveva avuta ospite telefonica nel suo programma, giocando sul filo dell’ironia e della curiosità, elementi che da sempre lo contraddistinguono; Gabriele Balestrazzi, storico volto del TG, l’ha portata stamani nel suo Cielodiparma, uno dei blog da lui aperti dopo la pensione. Claudia Magnani in quiescenza c’era andata giusto cinque anni fa, il 31 Agosto 2015, lasciando già allora un profondo vuoto in chi da anni era abituato a svegliarsi ascoltando cosa succedeva in città dalla sua voce professionale, chiara e ben scandita. Quando arrivò in Borgo Guasti, Claudia era ancora una studentessa di medicina: il suo impegno per l’emittente, inizialmente, era abbastanza limitato proprio per consentirle di terminare il percorso universitario, ma il Cav. Menozzi, che era di Sala Baganza, aveva intravvisto in lei, della viciniore Maiatico, le qualità giuste per arricchire ulteriormente un gruppo in cui spiccavano forti personalità. Al funerale del Cavaliere, scomparso il 20 Febbraio 2011, con Anna Maria e Claudia andammo assieme, ripromettendoci che ci saremmo visti in occasioni più piacevoli: purtroppo non ce ne sarebbero state, sicché preferisco mantenere nella mia mente, in questo momento davvero triste, appunto l’immagine del nostro primo incontro e quelle istruzioni per l’uso che le diedi e poi quella sul balcone del Palazzo del Governatore a Sant’Ilario 2005quando, come Radio Parma, ricevemmo l’attestato di Civica Benemerenza, riconoscimento straordinario concesso nel trentesimo anniversario dalla fondazione (1975) della prima iniziativa privata radiofonica nazionale, frutto di intuizione pioneristica e capacità imprenditoriale che ha avviato una fase culturale e civica nuova in tutto il Paese. Ciao Claudia! Gabriele Majo (da www.stadiotardini.it)

 

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