Perché il trading online è così popolare

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Il 2020 ha confermato i trend che vogliono il trading online un’attività sempre più popolare, capace di coinvolgere milioni di persone in giro per il mondo

Questo processo di avvicinamento al settore è stato favorito da diverse cause, come la diffusione ormai capillare di internet, o anche paradossalmente la crisi portata con sé dall’epidemia da coronavirus.

Il settore, infatti, non è stato minimamente sfavorito dalla pandemia, che anzi ha prodotto le condizioni ideali per far avvicinare nuovi utenti a questo mondo.

Certo le cause della popolarità del trading online non si esauriscono qui.

Di certo i motivi principali sono ben altri: soprattutto la concreta possibilità di ottenere profitti anche comodamente da casa ha spinto molte persone ad avvicinarsi al trading online, pur non trattandosi certo di un’attività delle più semplici.

Sono tante le cose da conoscere per affrontare nel migliore dei modi questo modo pieno di insidie e meccaniche da apprendere. Certo, ci sono diversi modi per imparare a conoscere tutti i segreti del trading online: per esempio su investingoal.it è possibile trovare analisi, recensioni e consigli utili per tutti i trader ad ogni livello.

Detto ciò, esattamente come si diventa trader? Cerchiamo di capirlo con il prossimo paragrafo.

Come diventare un trader

Diventare un trader sta, dunque, diventando il desiderio di molte persone, ma non è così semplice come si può pensare.

Il primo passo da compiere è quello di trovare un buon broker con cui operare. Si tratta di piattaforme intermediarie, senza le quali sarebbe impossibile per un comune cittadino investire sui mercati finanziari senza recarsi in banca o alle poste.

Di broker oggigiorno se ne possono trovare davvero tanti, ma non tutti possono vantare la stessa qualità o standard di sicurezza dignitosi. Per questo il processo di scelta dovrà seguire alcune importanti direttive che possano farci giungere sulla giusta piattaforma.

Prima di tutto bisogna controllare le licenze può vantare un broker: queste vengono rilasciate da importanti agenzie di vigilanza finanziaria, come la nostra CONSOB, la cipriota CySEC o l’Inglese FCA.

I broker che non vantano almeno una di queste licenze sono assolutamente da evitare: potrebbe trattarsi di una truffa, che non sono affatto rare in questo settore, ma anche di broker tutto sommato onesti, ma assolutamente poco sicuri.

Dovremo poi compiere una seconda divisione, poiché non tutti i broker certificati saranno adatti ad ogni tipo di trader.

Molti broker potrebbero non essere adatti ad un certo tipo di utente, magari perché non presentano alcuni asset o perché la piattaforma può risultare troppo complessa nell’utilizzo.

Ma allora come fare a capire quale broker può fare al caso nostro?

Diventare trader: il conto demo

Ovviamente non è pensabile di depositare il proprio denaro su tutti i broker per vedere quale può fare al caso nostro. Prima di tutto perché risulterebbe troppo dispendioso, e in secondo luogo perché c’è una soluzione parecchio più semplice ed efficace: il conto demo.

Molti broker mettono a disposizione questa tipologia di account affinché gli utenti possano provare i propri servizi in maniera del tutto gratuita e senza correre tutti i rischi che un’attività di investimento si porta dietro.

Si tratta di una vera e propria simulazione in tempo reale, la quale non abbisogna né di un deposito minimo, né di nessun altro tipo di pagamento o commissione.

In questo modo tutti gli utenti, dopo una veloce iscrizione, potranno utilizzare e provare tutti i servizi dei diversi broker e investire sui mercati finanziari utilizzando un capitale fittizio.

Risulta anche un ottimo strumento di allenamento: i novizi o coloro che non hanno mai compiuto questo genere di attività prima, potranno imparare sul campo proprio grazie ad un buon conto demo.

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