Tentano un furto e lanciano pietre contro il vicino di casa: identificati due ladri albanesi

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Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Fidenza, coordinati dalla Procura, hanno eseguito un’ordinanza cautelare nei confronti di due cittadini albanesi, entrambi 23enni (Zef Beleshi, attualmente detenuto per altra causa e Nicoll Kola, latitante).

I due, insieme ad un complice, nella prima serata dell’8 gennaio scorso sono stati protagonisti di un tentativo di furto (trasformatosi poi, tecnicamente, in rapina per le modalità di sviluppo dell’azione) in un appartamento di Fidenza.

Mentre cercavano di introdursi in un’abitazione, sono stati sorpresi dal vicino di casa.  Uscito perchè attirato dai rumori, ha notato due uomini vestiti di scuro con i passamontagna calzati che cercavano di entrare dalla finestra della camera da letto dell’appartamento.

Immediatamente l’uomo ha urlato e i due sono fuggiti scavalcando la recinzione e dirigendosi verso la vicina ferrovia. Nel tentativo di far desistere l’uomo dall’inseguirli gli
hanno lanciato contro delle pietre.

 

Grazie ad altre segnalazioni arrivate in quei minuti al 112, si è potuto capire che tre uomini stavano scappando a bordo di una Opel – risultata intestata ad un prestanome – che, intercettata dai carabinieri è stata velocemente abbandonata per fuggire a piedi. All’interno del mezzo c’erano gli strumenti utilizzati per il tentativo di furto.

La Polizia Giudiziaria  ha eseguito rilievi  sui reperti sequestrati e accertamenti di natura biologica sul volante, pomello, cambio e sulle maniglie delle portiere del veicolo. I risultati degli esami, affidati al Ris di Parma, hanno permesso di identificare gli autori. E la conferma è arrivata anche dall’attività di raccolta dati partita dal rinvenimento di uno scontrino, del 7 gennaio 2020, e relativo all’acquisto di materiale utile ai furti.

Dalla visione dei filmati sono state individuate, parcheggiata nel piazzale del negozio, l’Opel usata per la fuga, e  le immagini dei due soggetti che salivano a bordo. Dall’analisi dei tabulati telefonici è emerso che, la sera del tentato furto, la cella del telefono di Beleshi aveva agganciato il ponte ripetitore compatibile con la zona.

Per Beleshi l’ordinanza è stata notificata presso la casa circondariale San Vittore a Milano dove era già detenuto per altra causa e a conferma della sua pericolosità, mentre Kola è ricercato sul territorio nazionale.

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