Carli presenta Brunetta e Busi: “Ragazzi che rafforzano il gruppo”. Sul momento: “Nessun alibi, il nostro lavoro verrà ripagato dai risultati”

Su Liverani: "Sta vivendo con grande passione, il suo modo di rapportarsi ai ragazzi che vedete la domenica è il suo modo per cercare di aiutarli perché lui da loro pretende determinate cose e le sue urla non sono mai di critica ma di aiuto verso i ragazzi"

0

Presentiamo altri due ragazzi che non abbiamo presentato prima per le problematiche che tutti conosciamo. Siamo contenti di presentare questi due ragazzi che stanno entrando a pieno regime, abbiamo grande fiducia in tutto il gruppo e in tutti i calciatori compresi questi due giocatori che sono convinto potranno darci una grande mano e ottime soddisfazioni. Devono comportarsi bene, avere la giusta mentalità e allenarsi bene. Al resto ci penserà il campo a far vedere le loro qualità“. Il Direttore Sportivo del Parma Marcello Carli è intervenuto in conferenza stampa al Tardini, durante la presentazione dei nuovi acquisti crociati Juan Francisco Brunetta e Maxime Busi.

Tutti i ragazzi della rosa sono importanti, vorremmo sempre averli tutti quanti a disposizione. Ci sono delle difficoltà per tutti, siamo uguali agli altri. Ho sempre detto di non piangerci addosso perché quello che è successo a noi può succedere a tutti. Noi siamo stati ancora più atipici perché venivamo da un cambiamento totale, di società e di tutto, compresa la conduzione tecnica che porta a fare degli allenamenti totalmente diversi da prima. Fare questo senza avere a disposizione dei calciatori diventa quasi impossibile, quindi la possibilità di avere tutto il gruppo insieme e unito è importante. Abbiamo fatto due allenamenti con tutta la rosa a disposizione o quasi e la sensazione è stata bella, è stato bello poter andare al campo e vedere i ritmi che si alzavano. Non è un problema di chi gioca ma di allenamento, perché quando hai 24-25 ragazzi di un certo livello che si allenano lo stesso viene di un livello altissimo e la crescita è spontanea e immediata. Mi dispiace per Busi, perché lo avevamo seguito tanto. La Società è stata abbastanza rognosa, è stata una trattativa lunga e lui ha avuto questo problema proprio nell’ultima partita prima che finisse il mercato, questo stiramento che ci ha messo anche un po’ in difficoltà. Abbiamo però pensato all’età, a quello che può essere per il Parma nei prossimi anni e nel prossimo futuro, siamo riusciti l’ultimo giorno di mercato a prenderlo ugualmente facendogli prendere un aereo privato nonostante sapevamo che, nel frattempo, era arrivato questo stiramento al quale sta reagendo bene. Fa bene a non dare per certi tempi di recupero, pensiamo possa esserci per la Roma o per la gara successiva. Sta guarendo, sta lavorando bene e ci sta dando sensazioni importanti“.

Bilancio? Non lo faccio e non so se siamo stati bravi. So che siamo un gruppo con tantissimi margini di miglioramento. I punti che abbiamo ce li teniamo, secondo me sono quelli giusti per ciò che abbiamo espresso e vogliamo esprimere anche qualcosa di diverso. Non vengo a dire che abbiamo 6 punti perché non siamo stati in condizione o altro, abbiamo 6 punti perché la squadra ha meritato 6 punti e tutti dobbiamo cercare di meritare qualcosa di più. Questa settimana c’è stato il Presidente qui, ci siamo confrontati tanto. Quest’anno per noi è un campionato determinante, l’obiettivo è la salvezza perché salvandoci quest’anno io penso che il Parma possa avere un futuro importante fatto di programmazione e di ragazzi che sono destinati a crescere.Quando metti tanti ragazzi nuovi in un gruppo già consolidato si possono fare grandi cose, prendo per esempio il Milan e Leao magari che l’anno scorso aveva delle difficoltà mentre quest’anno sta dimostrando di essere un calciatore straordinario. Ci vuole tempo che non deve essere però un alibi, noi non vogliamo prendere tempo. Il tempo è la partita di Roma ma soprattutto fare un grande allenamento domani, facendo crescere il gruppo un po’ alla volta e questo succede quando hai tutto il gruppo a disposizione. Brunetta è arrivato, era tutto sereno e tranquillo poi è arrivato il Covid-19 e altre problematiche tutte risolte adesso. Abbiamo margini di miglioramento importanti e questo deve darci fiducia per il futuro, se saremo stati bravi lo vedremo a fine anno. Se ho tutti i miei ragazzi con l’allenatore in campo ad allenarsi non ho paura di nessuno“.

Liverani sta vivendo con grande passione, il suo modo di rapportarsi ai ragazzi che vedete la domenica è il suo modo per cercare di aiutarli perché lui da loro pretende determinate cose e le sue urla non sono mai di critica ma di aiuto verso i ragazzi. E’ un modo perché ha in testa una determinata cosa e vuole aiutarli a portarla avanti. Vedo un allenatore carico, positivo, non si lamenta mai di nulla. Siamo partiti per la trasferta di Udine e avevamo 8 calciatori col Covid-19 eppure non abbiamo mai pensato di non partire, anzi, abbiamo fatto di tutto per partire perché non vogliamo avere alibi: se saremo in dieci andremo in dieci, se saremo dodici andremo in dodici e se saremo tutti saremo più contenti. Vedo una persona che non si piange addosso, che arriva al campo e allena. Sa anche lui che probabilmente, per ciò che ha in testa lui, non è stata la soluzione migliore. Però non è stupido, ha una grandissima opportunità, vede solo positivo come lo vedo io: la cosa più importante è andare al campo domattina e fare un grande allenamento, solo così si cresce. Il resto sono solo chiacchiere. Dobbiamo essere propositivi e trasmettere positività alle persone, perché si gioca a calcio solamente per questo. E’ un calcio diverso, senza gente, mi dispiace tanto non vedere questo stadio con i tifosi dentro ma questo stadio è uno spettacolo per il calcio. Vedere lo stadio pieno penso sia la più grande vittoria quest’anno: se avremo lavorato bene meriteremo la fiducia, se avremo lavorato male la responsabilità sarà stata mia e su questo non ho problemi. So qual è il mio lavoro e so che devo avere queste responsabilità ma su questo sono molto fiducioso. Credo che i nostri obiettivi li otterremo“.

Il cantiere aperto non deve passare come un alibi, chi cerca alibi è un perdente. E’ normale che stiamo lavorando, se vuoi fare un quadro aspetti i colori e li cerchi per farlo più bello. Io credo che il Mister sia stato molto intelligente, perché quando ha capito che serviva un po’ più di concretezza per dare più forza ai ragazzi e poter dopo cercare altro lo ha fatto e secondo me ha dimostrato di essere molto intelligente. Brunetta lo abbiamo preso perché pensiamo abbia le potenzialità per farci crescere così come le hanno Busi, Sohm, Bruno Alves, Cornelius, Inglese, calciatori importanti che ci sono mancati in tutti i ruoli. Brunetta come tutti deve guadagnarsi il posto, allenarsi tutti i giorni al massimo perché la competizione sarà alta. Vorrei che Mihaila tornasse il prima possibile, vorrei che ci fosse una grande competizione durante tutti gli allenamenti perché solo con 25-26 calciatori che si allenano al massimo su può diventare una grande squadra. Il calcio è l’unico mondo dove non si può bluffare, perché c’è un rettangolo e da lì dentro vengono le risposte. Vorrei che tutti possano allenarsi al 100%, se saremo più bravi vinceremo altrimenti perderemo. E’ importante sottolineare che la squadra si è compattata, che magari non ha fatto un calcio straordinariamente spettacolare o creando dieci palle gol a partita anche perché probabilmente non avevamo neanche la possibilità: ha portato a casa roba, sacrificio e anche da queste partite si cresce“.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here