Emilia Romagna a rischio “arancione”. E arriva un’ordinanza anti – assembramenti

“L’obiettivo di tutti è quello di fermare il contagio e invertire la curva pandemica“

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Sono Emilia Romagna, Campania, Friuli Venezia Giulia e Veneto – secondo quanto apprende l’ANSA – le quattro Regioni per cui l’Istituto superiore di sanità, sulla base dei dati dell’ultimo monitoraggio, ritiene opportuno che siano anticipare le misure più restrittive.

Ciò sulla base del report, che indica le regioni entrate in scenario 4 a rischio moderato con alta probabilità di progressione.

«Sulla base dell’ultimo monitoraggio ci sono 4 regioni che vanno verso rischio alto e nelle quali è opportuno anticipare le misure più restrittive».

In precedenza era stato sottolineato che 2 regioni hanno una occupazione dei posti letto sopra il 30%, 2 al 29%.

Lo ha affermato il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro alla conferenza stampa organizzata al ministero della Salute sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di regia.

Ma il governo smentisce – “Nessuna nuova ordinanza è prevista. E’ quanto apprende sempre l’ANSA in riferimento all’individuazione di 4 regioni per le quali, sulla base dell’ultimo monitoraggio, sarebbe opportuno anticipare misure più restrittive. Si tratta di quelle regioni entrate in scenario 4 a rischio moderato con alta probabilità di progressione. I dati del monitoraggio avvenuto ieri, spiegano le stesse fonti, hanno portato ad un’ordinanza già firmata dal ministro Speranza. Non sono previste altre ordinanze prima di ulteriori esiti del monitoraggio”.

Ordinanza anti assembramenti- Intanto la Regione Emilia-Romagna sta valutando di assumere, con un’ordinanza che probabilmente uscirà domani, nuove misure per evitare gli assembramenti.

Lo ha annunciato il presidente della Regione Stefano Bonaccini, che ha sentito anche i presidenti del Veneto e del Friuli Venezia Giulia e il ministro Speranza «per arrivare a ordinanze regionali il più possibile concordate.

L’obiettivo di tutti è quello di fermare il contagio e invertire la curva pandemica», ha detto Bonaccini.

‌«Stiamo valutando – ha spiegato Bonaccini – di assumere nuove misure per evitare gli assembramenti che si continuano a vedere nelle città e non solo, basti pensare all’ultimo fine settimana».

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