Coronavirus – Mbandà: “Mio padre rischia la vita, manca plasma iperimmune”. L’appello a chi si è negativizzato

L'appello del rugbista, che in piena pandemia è stato volontario con la croce gialla, a chi si è negativizzato

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“Ho appena parlato con la dottoressa che sta curando mio padre. Ha questo casco attorno alla testa e sta lottando, tra la vita e la morte. Questo plasma iperimmune tarda ad arrivare, ci sono troppe richieste in questo periodo. Sono disperato”.

E’ Maxime Mbandà, rugbista delle Zebre e neo Cavaliere al merito della Repubblica per il suo impegno da volontario del Seirs Croce Gialla durante la pandemia, a scrivere.

Già nei giorni scorsi aveva annunciato che entrambi i genitori erano risultati positivi al Covid e ricoverati. Ora la situazione del padre si è aggravata, e lui affida ai social il suo appello.

“Se non fosse così grave la situazione non mi esporrei così. Chiedo in ginocchio alle persone che si sono negativizzate dal COVID-19 di informarsi urgentemente su come possono donare questo plasma.

C’è stata una collaborazione incredibile da parte di tutta Italia in questo periodo ma in questo momento serve ancora di più. Donando questo plasma salverete a delle vite, come è stato per voi, ve lo assicuro. Fatelo per le persone che stanno dentro e per noi familiari che stiamo fuori a sperare. Grazie mille in anticipo per qualsiasi scelta prenderete”.

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