Lockdown teatri, Guerra: “Della cultura ci si riempie la bocca, e basta”

L'assessore e professore: "Nessuna pietà per una categoria che rispetta le regole, e, di sicuro, non crea assembramenti"

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La chiusura, già ufficialmente annunciata, su tutto il territorio nazionale di mostre e musei è l’ultimo colpo.
Non si ha il coraggio del lockdown, ma non ci sono problemi a mettere la cultura in lockdown totale. Non importano gli sforzi, non importano le raccolte di firme (oltre 100.000 solo quelle dell’appello “Vissi d’arte” promosso da Cultura Italiae), non importano le proposte serie, non importa né il comportamento ineccepibile del pubblico né quello degli operatori, non importano i numeri – ahinoi mai da assembramento – che si registrano nella gran parte di mostre e musei, non importa più nulla.
Lasciamo da parte ogni retorica e ogni strumentalizzazione, c’è bisogno di momenti come questo per rendersi conto di come la cultura riempia la bocca e basta. Poi, ora che ci sono, arriveranno soldi, come toppe che sul lungo periodo riveleranno uno strappo molto difficile da ricucire”.
Così l’assessore alla Cultura del Comune di Parma, Michele Guerra, commenta la chiusura di mostre e musei.

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