In arrivo un nuovo “mini lockdown”: chiusura anticipata dei negozi, zone rosse e regioni blindate

Il decreto in vigore da lunedì, probabile stretta sulle scuole con la didattica a distanza allargata a tutte le classi

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Lunedì mattina arriverà il nuovo Dpcm del governo con ulteriori misure restrittive per l’emergenza covid.

Tra le misure previste ci sono i lockdown locali con zone rosse dove più alto è il contagio, orari di chiusura anticipati per i negozi, didattica a distanza e limitazioni agli spostamenti tra le Regioni. 

Nella giornata di domenica è attesa una nuova riunione tra governo e Regioni, mentre nel pomeriggio è previsto un nuovo vertice con i capidelegazione, allargato ai ministri più direttamente interessati dalle misure in programma per discutere di tutte le misure per contrastare la diffusione dei contagi di coronavirus nel nostro Paese.

Speranza, c’è troppa gente in giro – “Abbiamo 48 ore per provare a dare una stretta ulteriore”, perché “c’è troppa gente in giro” ma “la curva dei contagi è terrificante” a sostenerlo è il ministro della Salute Roberto Speranza che guida la parte della maggioranza di governo che punta a un nuovo dpcm con misure restrittive subito, a partire dalle regioni più in difficoltà per l’emergenza covi come la Lombardia. “C’è bisogno di interventi forti anche in Lombardia, una delle aree del Paese che si trovano in condizioni peggiori. Sulla base dei dati del Comitato tecnico scientifico ci sediamo con il presidente Attilio Fontana e con il sindaco Giuseppe Sala e valutiamo le decisioni da prendere” ha spiegato infatti Speranza al Corriere della Sera ricordando inoltre che anche le scuiel no son intocabili.

“La curva epidemiologica è ancora molto alta. Quel che mi preoccupa è il dato assoluto, che mostra una curva terrificante. O la pieghiamo, o andiamo in difficoltà.

L’idea del governo è sempre quella di non toccare le scuole. Vogliamo difenderle il più possibile, ma purtroppo dobbiamo farlo dentro il contesto di una epidemia. E questo, per quanto doloroso sia, vuol dire che la scuola non è intangibile” ha aggiunto infatti il Ministro.

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