Il senatore leghista Campari tuona: “Il jihadista di Nizza sbarcato in Italia, colpe politiche che non possono essere taciute”

Campari prosegue: "In qualunque Stato con una democrazia compiuta, avremmo visto le immediate assunzioni di responsabilità, del Ministro dell’Interno, del Primo Ministro e di tutto l’esecutivo dei Porti aperti"

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“La notizia che l’assassino jihadista di Nizza è un clandestino sbarcato a Lampedusa fa paura”. – Inizia così Maurizio Campari, senatore parmigiano della Lega, che torna a parlare dei recenti fatti di Nizza, dove un tunisino sbarcato a Lampedusa ha ucciso tre persone, decapitando una donna.

“In qualunque Stato con una democrazia compiuta, avremmo visto le immediate assunzioni di responsabilità, del Ministro dell’Interno, del Primo Ministro e di tutto l’esecutivo dei Porti aperti” – prosegue Campari – “Invece in Italia il Governo pontifica, fa distinguo, mette in scena la solita pantomima. Uno spettacolo desolante”.

“Che un terrorista possa infiltrarsi nelle maglie della sicurezza di un Paese, può accadere senza che qualcuno abbia colpe specifiche.
Ma se quel Paese, come ha fatto l’Italia, ha rinunciato a presidiare i suoi confini per alimentare il business dell’immigrazione, allora ci sono una volontà e una colpa politiche che non possono essere taciute né perdonate. Non c’era bisogno di arrivare ad una strage per capire che la politica dei porti aperti ai clandestini era folle: sarebbe stato sufficiente prendere nota dell’escalation dei reati legati all’immigrazione in tutte le città d’Italia.

La Lega ha sempre detto che criminalità, virus e terrorismo possono viaggiare sui barconi dell’immigrazione illegale. Per risposta questo Governo ha riaperto i porti, smantellato i Decreti Sicurezza e la maggioranza ha votato per mandare a processo Matteo Salvini che aveva fermato il traffico di esseri umani e la mangiatoia dell’accoglienza.

Non ci sono scuse, non ci sono più alibi.
Le responsabilità del Governo Conte sono sotto gli occhi di tutti gli italiani e gli europei.
Ne traggano le uniche conseguenze possibili.
L’Italia merita un governo che ne difenda diritti, sovranità e confini”. – Conclude il senatore.

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