L’Emilia Romagna non Aumenta le Restrizioni

0

Con l’arrivo dell’autunno e della stagione influenzale sembra essere ufficialmente finita la “tregua” di cui abbiamo giovato nei mesi estivi. L’Italia, come il resto d’Europa d’altronde, si trova dunque a fare i conti con un aumento importante dei contagi, dei ricoveri, e addirittura dei decessi.

Il Premier Conte ha più volte ribadito come un nuovo lockdown non sia un’opzione per il futuro del paese, e ha lasciato ai presidenti di regione la scelta delle misure restrittive appropriate per ogni territorio. Bonaccini ha quindi deciso di non seguire l’esempio di Lombardia e Campania, mantenendo un tracciamento importante, ma senza aumentare le restrizioni legate al coronavirus.

Nonostante questo, sono in molti ad essere già entrati in “modalità pre-lockdown”: le aziende, dopo un ritorno agli uffici nel periodo estivo, stanno giustamente riavvicinandosi allo smart working e gli studenti fuorisede continuano a seguire le lezioni da casa, virtualmente.

Non sorprende, quindi, che si stia verificando un nuovo boom tra le aziende e le startup legate al mondo delle spedizioni. Sono infatti molti ad affidarsi agli acquisti online, ma anche alla spedizione di beni tra la casa e l’ufficio, così come tra i cari che risiedono a grandi distanze. Servizi come parcelABC, ad esempio, permettono di confrontare le offerte dei più affidabili provider di spedizioni, scegliendo dunque la più vantaggiosa, anche in caso di spedizioni in luoghi particolarmente remoti, in tutto il mondo.

Nonostante questo, la situazione ricorda tristemente quella di Febbraio, con la Lombardia, il Piemonte, l’Emilia Romagna e il Veneto che si distaccano dalla maggior parte delle regioni italiane per numero di casi e ricoveri. L’Emilia Romagna mantiene un terzo posto, dietro a Piemonte e Lombardia rispettivamente. La regione di Milano ha quasi tre volte il numero di contagi della seconda più colpita, e ci si chiede tra quanto tempo le regioni verranno effettivamente chiuse, qualora questo dovesse capitare.

Fortunatamente, l’incremento di decessi rimane molto inferiore rispetto a quello visto nei periodi della quarantena, ma il numero di nuovi contagi al giorno comincia ad avvicinarsi ai valori di Marzo, seppure vada detto che il numero di tamponi eseguiti è molto aumentato.

Anche il resto d’Europa sta osservando un quadro molto simile a quello primaverile, e iniziano infatti ad essere annunciati i primi blocchi per quanto riguarda i viaggi non strettamente necessari, persino all’interno dell’area Schengen. La Spagna è ancora lo stato in cui il Covid-19 si sta diffondendo più rapidamente, seguita da Francia e Regno Unito. L’Italia è quarta, in questa cupa classifica, seguita da Germania e Belgio. Il quadro di quest’ultimo, se si considerano le ridotte dimensioni e i pochi abitanti rispetto alle altre nazioni menzionate, rimane però altrettanto allarmante.

La situazione rimane grossomodo sotto controllo nella nostra regione, seppure si inizi a temere per la continuità delle attività e la salute dei soggetti maggiormente a rischio. La speranza rimane quella di un vaccino, che il Premier Conte ha ipotizzato potrebbe arrivare nelle prime settimane di Dicembre, una previsione forse ottimistica che speriamo possa avverarsi.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here