Covid – Gli infermieri: “Non costringeteci a essere di nuovo eroi”

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Si scriveva nel mese di giugno ” siamo stati addestrati o riaddestrati in tempi ridotti, ci siamo sottoposti a turni massacranti , siamo stati flessibili , ci siamo andati alle esigenze del momento Ci hanno chiamato eroi e ringraziamo , ma vorremmo non esserlo più. vogliamo una sanità pronta all’emergenza e non un servizio da attrezzare al momento. Vogliamo che tutti siano assistiti nel modo migliore ed in tutto il Paese senza confini regionali, vogliamo i giusti riconoscimenti e le giuste tutele , solo se avremo appreso questa lezione quell’eroismo sarà stato ripagato.”
Ora a distanza di mesi , i posti letto intensivi ci sono , ma , c’è carenza di personale , infermieri ed OSS .
C’è la cronica difficoltà dei trasporti interni che pur volenterosi e meritevoli sono in numero insufficiente per una idonea attività di tutta l’azienda.
Nulla si sa di cosa e come si stia o sia organizzato il Territorio che deve essere la prima barriera contro l’ondata di ritorno.
L’accesso alle aree ospedaliere avviene in sicurezza ?
Domanda , anche questa fatta più volte alla direzione aziendale , esistono punti definiti impropriamente di triage , collocati a ridosso dei punti di accettazione dei vari servizi , per cui se si arrivasse già contagiati a nulla varrebbero quelle postazioni.
Chiediamo controlli sanitari sul personale , tamponi , sierologici , chiediamo nuovamente quello che era doveroso già questa estate.
Soprattutto chiediamo che il personale infermieristico ed OSS , sia in numero idoneo ed adeguamento per la corretta e necessaria gesti dei pazienti.
Lo abbiamo chiesto anche il 15 ottobre , quando abbiamo manifestato per chiedere la tutela ed i riconoscimenti alla nostra professione.

Il segretario provinciale NurSind Parma
Zaccarelli Gianluca

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