Realtà aumentata e mobile, le migliori app

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Nel numero delle ultime grosse novità nel campo della tecnologia, una in particolare è arrivata a costituire una sorta di simbolo a tutti gli effetti della frenetica evoluzione tecnologica che caratterizza la nostra epoca: la realtà aumentata. Dai primi esperimenti fino allo studio dei Google Glass, per arrivare alla realtà odierna e ai progetti futuri, come la proiezione di informazioni sul parabrezza della vettura e gli specchi intelligenti nei camerini che mostrano il capo senza effettivamente indossarlo. Da utopia futuristica a affermata realtà, la realtà aumentata oggi è una tecnologia talmente diffusa da essere comodamente fruibile da chiunque, attraverso le app per smartphone che la implementano e che sono aumentate esponenzialmente.

I primi sbocchi della realtà aumentata, ovviamente, si sono rivolti al gaming mobile, e una delle prime app a riscuotere un successo significativo è stata Pokémon Go. Lanciata nel luglio del 2016, ruotava intorno al concetto di “trasportare” i famosi mostriciattoli nel mondo reale attraverso realtà aumentata e geolocalizzazione, sfruttando quindi l’appeal di un franchise di successo e proponendo la realizzazione del sogno coltivato da chiunque avesse mai giocato ai giochi classici, quello di interagire con i propri compagni di avventure. A giudicare dai numeri, l’esperimento è perfettamente riuscito: al rilascio dell’app, i download sono stati talmente numerosi da costringere a posticipare le date di lancio previste per gli altri paesi. La realtà aumentata del gioco, a ben vedere, è abbastanza residuale: è possibile, attivandola, inquadrare i pokèmon con la fotocamera “collocandoli” così nell’ambiente circostante. Ciononostante, ancora oggi l’app riscuote un enorme successo e può contare su un vasto pubblico di giocatori appassionati: lo scorso mese di agosto è stato secondo, per ricavi generati, solo al primo mese post lancio. Gli stessi sviluppatori sono dietro un altro progetto di gaming in realtà aumentata ambientato però, stavolta, nell’universo di Harry Potter: Wizards Unite. Anche in questo caso la geolocalizzazione ha un peso fondamentale nel rendere credibili le meccaniche di realtà aumentata, e anche in questo caso il franchise di riferimento ha dato grossa visibilità al gioco con numerosissimi fan che interagiscono fra loro.

La realtà aumentata, insieme alla realtà virtuale, costituisce quindi un presupposto ormai irrinunciabile per le applicazioni che, ad oggi, rappresentano il presente e il futuro dei videgiochi, ma non solo. Infatti, fra i settori di sviluppo più promettenti ci sono il campo culturale, con la forte importanza di progetti scolastici, e soprattutto il mondo del turismo. Quest’ultimo nello specifico è particolarmente propenso ad adattarsi con entusiasmo alle potenzialità che la realtà aumentata è in grado di offrire, come dimostrato da numerosi esempi. Fra questi, Tabui è un’app che permette di ottenere informazioni aggiuntive inquadrando con lo smartphone il punto di interesse nel quale se trova: nata nel Piemonte, si sta mano a mano espandendo comprendendo un numero crescente di località. Un funzionamento simile è quello scelto per Charta Roma, la quale si propone di offrire una sorta di cartina digitale della città eterna. Inquadrando i punti di interesse, un algoritmo li riconosce e fornisce sullo schermo dello smartphone informazioni aggiuntive e ricostruzioni tridimensionali, prevedendo anche la possibilità di contenuti audio dei quali usufruire in più lingue.

Infine, un numero sempre crescente di applicazioni sceglie di utilizzare la realtà aumentata per proporre servizi particolari. Si potrebbero fare numerosi esempi, ma sicuramente fra le tante colpiscono Inkhunter, che consente di “indossare” un tatuaggio prima di farlo, e Star Walk, che permette di riconoscere una costellazione semplicemente inquadrandola con la fotocamera del cellulare. Per le esigenze di arredo della propria casa il colosso svedese dell’arredamento mette a disposizione IKEA Place, attraverso la quale posizionare un oggetto del catalogo Ikea nell’ambiente della casa inquadrato dallo smartphone. E se per caso dovesse servire prendere una misura senza avere a portata di mano un metro, anche in questo caso si può ricorrere alla realtà aumentata: Measure fa proprio questo, assegna una misura agli oggetti inquadrati dalla fotocamera.

Per quanto ancora vista come futuristica, la realtà aumentata è ormai entrata a far parte della quotidianità. Talvolta con semplici giochi o con applicazioni che si limitano a essere una comodità; ma nel prossimo futuro, anche dando uno sguardo ai progetti in sviluppo, è facile aspettarsi un peso sempre maggiore della tecnologia in questione.

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