Coronavirus – A Parma 28 nuovi casi, in Regione 276

Continuano a crescere i contagi da coronavirus in Italia. Nelle ultime 24 ore i positivi sono aumentati di 5.372 (ieri erano stati 4.458), con 28 morti

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Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 36.914 casi di positività, 276 in più rispetto a ieri, di cui 126 asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali.

L’indice di trasmissione RT in Emilia-Romagna è inferiore a uno: 0,84 rispetto a quello medio nazionale di 1,06.

Dei 276 nuovi casi, 124 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 126 sono stati individuati nell’ambito di focolai già noti.

Sono 28 i nuovi contagi collegati a rientri dall’estero, per i quali la Regione ha previsto due tamponi naso-faringei durante l’isolamento fiduciario se in arrivo da Paesi extra Schengen e un tampone se di rientro da Grecia, Spagna, Croazia, Malta e regioni della Francia. 11 invece i casi positivi di rientro da altre regioni.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42,9 anni.

Sui 126 asintomatici, 77 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 32 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 9 con i test pre-ricovero, 3 identificati in seguito a test sierologico positivo. Per 5 casi è in corso la verifica sul motivo del tampone.

Per quanto riguarda la situazione nelle province, i numeri più elevati si registrano a Modena (52), a Reggio Emilia (48), a Piacenza (35), a Bologna (29), a Parma (28), a Ferrara (26), a Rimini (16), a Ravenna (11) e a Forlì (20).

In provincia di Modena, su 52 nuovi positivi, 8 sono rientri dall’estero (2 Albania, 3 Ucraina, 1 Marocco, 1 Moldavia, 1 Francia) e 1 da altre regioni (Trentino Alto Adige); 28 sono contatti di casi noti legati a diversi focolai familiari, 3 sono positivi a screening per categorie professionali e in ambito scolastico, 2 sono risultati positivi al tampone pre-ricovero e 10 sono casi sporadici.

Nel Reggiano su 48 nuovi casi positivi, 12 sono riconducibili a focolai familiari, 9 classificati come sporadici, 5 importati dall’estero (Marocco, Repubblica Ceca, Ucraina, Moldavia, Romania), 14 riconducibili a focolaio isolato in una struttura per anziani, 8 a focolai noti (2 in ambito scolastico, 4 lavorativo, 2 di amici). 44 le persone in isolamento domiciliare, 4 ricoveri in terapia non intensiva.

Per quanto riguarda Piacenza e provincia, su 35 nuovi positivi 18 sono stati individuati tramite contact tracing, 4 da tamponi in pronto soccorso, 7 per sintomi, 2 da tamponi in reparti ospedalieri, 1 screening in residenza Cra, 1 importato dall’ estero (Ucraina). Su 2, infine, si stanno svolgendo accertamenti sull’origine del contagio.

In provincia di Bologna sono 29 i nuovi casi: 20 sintomatici, di cui 10 considerati sporadici e 10 da focolai (familiari e per frequenza di luoghi pubblici); nessun caso risulta importato dall’estero mentre 3 risultano importati da regioni italiane (Marche e Lombardia). Dei 9 asintomatici, 8 sono sporadici e uno è stato inserito in focolai (amicali). 2 casi risultano importati dall’estero (Francia e Marocco) mentre un caso risulta importato da una regione italiana (Puglia).

A Parma e provincia sono 28 i nuovi positivi: 8 sono stati rilevati nell’ambito di attività di contact tracing (di cui 2 sintomatici), 7 a seguito di attività di screening nelle scuole (unico focolaio in una scuola elementare), 6 sono stati rilevati con test di screening pre ricovero, 6 rilevati in quanto pazienti sintomatici, 1 rilevato in attività di screening su categorie professionali.

In provincia di Ferrara su 27 positivi, 17 sono stati individuati in quanto contatti di casi già noti, tutti asintomatici (riconducibili a focolai scolastici e famigliari), 3 sono rientri da viaggio all’estero (Romania), 2 tamponi eseguiti in pronto soccorso per sintomi, 3 ospiti di una residenza Cra, 1 sintomatico operatore sanitario azienda Ausl, 1 asintomatico con tampone pre sceening in azienda ospedaliera.

A Forlì sono 20 i nuovi casi, di cui 14 sintomatici. 2 sono risultati positivi di rientro dall’estero (Ucraina) e 5 a seguito di tampone richiesto dal medico di famiglia per sintomi. 2 sono stati individuati a seguito di tampone eseguito in laboratorio privato per sintomi, 9 casi sono risultati positivi per focolai sviluppati fra amici. Infine, 2 sono risultati positivi per focolai lavorativi.

A Rimini e provincia 16 nuovi casi, di cui 11 con sintomi, tutti in isolamento domiciliare. Nel dettaglio, 1 paziente sporadico per sintomi, 2 rientri dall’estero (Romania); 14 riconducibili a contatti con un caso certo di origine famigliare (di cui 1 con persona rientrata dall’Albania).

Sugli 11 nuovi positivi identificati a Ravenna e provincia: 4 sono asintomatici, 10 in isolamento domiciliare e 1 ricoverato. Nel dettaglio, degli 11 positivi 4 sono i pazienti sporadici con sintomi e 7 per contatto con caso certo di cui 5 in ambito familiare (di questi, 2 con persone residenti fuori regione) e 2 per focolai di amici.

I tamponi effettuati ieri sono 10.747, per un totale di 1.268.552. A questi si aggiungono anche 2.825 test sierologici.

I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 5.609 (185 in più di quelli registrati ieri).

Purtroppo, si registra un nuovo decesso in provincia di Ferrara. Il numero totale sale dunque a 4.493.

Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 5.369 (+190 rispetto a ieri), circa il 95% dei casi attivi. Sono 14 i pazienti in terapia intensiva (+1 rispetto a ieri), scende invece il numero di quelli ricoverati negli altri reparti Covid: 226 (-6).

Le persone complessivamente guarite salgono a 26.812 (+90 rispetto a ieri): 7 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 26.805 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 5.275 a Piacenza (+35, di cui 14 sintomatici), 4.459 a Parma (+28, di cui 13 sintomatici), 5.993 a Reggio Emilia (+48, di cui 31 sintomatici), 5.138 a Modena (+52, di cui 28 sintomatici), 6.623 a Bologna (+29, di cui 20 sintomatici); 597 casi a Imola (+2, di cui 1 sintomatico), 1.515 a Ferrara (+26, di cui 5 sintomatici); 1.880 a Ravenna (+11, di cui 7 sintomatici), 1.492 a Forlì (+20,  di cui 13 sintomatici), 1.192 a Cesena (+9, di cui 7 sintomatici) e 2.750 a Rimini (+16, di cui 11 sintomatici).

In una diretta video, l’assessore alle Politiche per la salute regionale, Raffaele Donini, ha presentato e commentato i dati: “L’Emilia Romagna è una delle regioni meno colpite”, ma non solo “il rapporto tamponi-numero di casi, ha un indice del 2,5%, tra i più bassi, a fronte di 10mila tamponi di media al giorno e 2mila test sierologici”. I casi sono dovuti “prevalentemente a focolai familiari”. Il 50% dei casi è comunque “di persone già oin isolamento”. Le azioni messa in campo per fronteggiare questa ondata: “In primis la capacità di testare i cittadini con i tamponi: 10 mila tamponi di media rispetto ai 3mila dell’inizio di pandemia”. Ci sono anche i test sierologici, testare la popolazione. “Incrementeremo i tamponi e il contact tracing”. Un’attività “che alleggerisce la pressione sulle strutture ospedaliere”. “Potenzieremo le cure a casa”. Sul territorio “ci sono le unità operative”. Ma è importante “sostenere e investire sulla ricerca”. Ottobre “sarà un mese importante nel contrasto alla malattia: il 12 inizia la campagna antinfluenzale. Dagli 850mila dell’anno scorso vogliamo arrivare a 1 milione e 400mila persone vaccinate. Ad iniziare dalle categorie a rischio”. La nostra è una regione “che da questo punto di vista ha sempre ottenuto risultati soddisfacenti”. L’invito “è di vaccinarsi. Ad iniziare dalle categorie più deboli”. Dal 19 sarà possibile effettuare nelle farmacie, gratuitamente, i test sierologici: studenti, ai conviventi degli studenti e a chi fa parte della scuola. E’ possibile ripetere il test”. Dal 26 ottobre “arriveranno i tamponi rapidi: testa affidabile. Ne prenderemo 2milioni estendibile ad un milione: nel mirino mondo della scuola e mondo del lavoro”. “Ogni singolo caso che scoviamo è un focolaio in meno”. “Ce la metteremo tutta e ce la feremo. Ce la stiamo mettendo tutta per vincere questa sfida. Abbiamo, rispetto all’inizio, anche molte armi in più”.

I dati nazionali –  Continuano a crescere i contagi da coronavirus in Italia. Nelle ultime 24 ore i positivi sono aumentati di 5.372 (ieri erano stati 4.458), con 28 morti. Lo si apprende dai dati del Ministero della Salute. I tamponi sono stati 129.471.

I nuovi contagi giornalieri individuati in Lombardia sono 983, con un balzo che porta la regione a sopravanzare la Campania che ne registra 769. In Veneto sono 595 i positivi nelle ultime 24 ore, 483 in Toscana, secondo i dati del ministero della Salute.

I pazienti in terapia intensiva per coronavirus sono aumentati di altre 29 unità nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, portando il totale a 387. I ricoverati nei reparti ordinari sono invece cresciuti di 161 unità, arrivando a 4,086. Gli attualmente positivi hanno sfondato la soglia dei 70 mila: sono ora 70.110, con un incremento di 4.158 in un giorno, mentre i guariti in più sono solo 1.186 per un totale di 237.549. In aumento di quasi 4 mila anche i positivi in isolamento domiciliare, che sono ora 65.637.

Il vaccino anti-Covid «è in arrivo nei prossimi mesi, parliamo della primavera del 2021, intorno ai mesi marzo e aprile. Anche se ovviamente non faccio l’indovina». Lo afferma ad Affaritaliani.it la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa. «Non è prevista l’obbligatorietà – ha aggiunto – e non è un tema su cui si sta dibattendo». “Non ci sarà un altro lockdown, ci saranno delle chiusura dove necessario”, ma «le scuole resteranno aperte come è giusto che sia», ha proseguito Zampa, dopo il nuovo incremento di positivi da Covid-19. Quanto alla chiusura di ristoranti, pizzerie, bar e locali, «a me non risulta nulla», sottolinea. Per quanto riguarda lo sport e in particolare il calcio, dopo le positività nell’Inter e il derby di Milano a rischio, la sottosegretaria non si sbilancia: «sul calcio non rispondo, lo chieda al ministro Spadafora».

«Aumenta per la decima settimana consecutiva il numero di casi di Covid-19, ma questa volta un pò di più rispetto alle scorse settimane. L’Rt supera di poco l’unita. Si registrano focolai e casi sporadici in tutte le regioni e il numero di ricoveri tende ad aumentare, anche se non si registra un sovraccarico di terapie intensive». E’ il commento di Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione ministero della Salute, al monitoraggio settimanale Iss-Ministero.
In questa fase, aggiunge, «bisogna essere estremamente prudenti, evitare assolutamente aggregazioni ed eventi sia pubblici che privati, utilizzare sempre la mascherina, adoperare misure di distanziamento fisico e curare l’igiene delle mani”.

Sono stati riportati complessivamente 3.805 focolai attivi, di cui 1.181 nuovi (la definizione adottata di focolaio prevede l’individuazione di 2 o più casi positivi tra loro collegati), entrambi in aumento per la decima settimana consecutiva (nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 3.266 focolai attivi di cui 909 nuovi). Sono stati riportati focolai nella quasi totalità delle province (104/107). La maggior parte di questi focolai continua a verificarsi in ambito domiciliare (77,6%). Continua a scendere la percentuale dei focolai rilevati nell’ambito di attività ricreative (4,1%).

Nel periodo 17 – 30 settembre 2020, l’indice di trasmissibilità l’Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,06.

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