Quando sarà possibile ricominciare a viaggiare dall’Italia agli States? bella domanda, cui è difficile rispondere, nel caos (dis)organizzato che la pandemia si sta trascinando con se, come palla al piede di un detenuto.
Ormai sono passati secondi, minuti, ore, giorni dall’11 marzo: un primavera splendente e non vissuta, un’estate inconsapevole, un’autunno improvviso.
11 marzo il nuovo 11 settembre? a modo suo, si. quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che l’epidemia di Covid era da considerarsi ufficialmente una pandemia Trump ha chiuso i confini con il conseguente divieto di ingresso negli Stati Uniti per viaggi non essenziali.
Ovviamente, tra i motivi non essenziali anche il turismo, che da quel giorno è precluso a tutti coloro che provengono dall’Area Schengen, Italia compresa, e da tutti gli stati in cui è presente il focolaio.
Facciamo un po di chiarezza? Innanzitutto, cosa serve per poter viaggiare verso gli States? Innanzitutto, i cittadini italiani devono chiedere il permesso ESTA per entrare negli USA.
I cittadini, non devono dimenticare l’ESTA USA, necessario per l’accesso.
Ma chi al momento attuale può entrare negli USA?
- cittadini USA, residenti permanenti e i loro familiari*
- titolari di visto diplomatico
- operatori e ricercatori medici attivi nel campo di studi del Covid
- i richiedenti visto F (studi accademici), M (studi non-accademici o professionali) e J
- titolari o richiedenti visto E2 (investimento) o E1 (commercio)
- titolari o richiedenti un visto B1 (visto d’affari)
Con il mesi di settembre, e per quello di ottobre, è attesa una parziale riapertura delle tratte aeree tra Italia e Stati Uniti. Questi viaggi non sono ancora destinati ai turisti, per i quali resterà la necessità, non appena potranno viaggiare, di un ESTA Visa ma, come da disciplinare del Governo degli Stati Uniti, autorizzati per motivi di lavoro, studio, salute e per il ricongiungimento famigliare e, all’arrivo su territorio statunitense, si dovrà rispettare l’obbligo di regime della quarantena fiduciaria da fare per 14 giorni in un luogo di propria scelta.
Da tenere in grande considerazione anche le severe restrizioni per chi è stato in una serie di nazioni – tra cui l’Italia – nei 14 giorni precedenti il viaggio i quali non possono entrare negli Stati Uniti a meno che non sia un cittadino americano o residente permanente negli USA, o chi abbia un particolare legame famigliare con residenti negli USA.
Una volta accertato di poter partire, basterà pagare pochi dollari e richiedere il permesso ESTA USA.
Ci possono essere alcune eccezioni che annullano il divieto di ingresso negli USA, come un esplicito invito da parte del Governo americano, essere un componente delle Forze Armate, avere speciali visti tra cui quello Nato, oppure avere documenti emessi dal Dipartimento di Stato o della Homeland Security.
Ecco l’elenco dei 13 aeroporti in cui è stato abolito lo screening sanitario all’arrivo.
- Boston-Logan International Airport (BOS), Massachusetts
- Chicago O’Hare International Airport (ORD), Illinois
- Dallas/Fort Worth International Airport (DFW), Texas
- Daniel K. Inouye International Airport (HNL), Hawaii
- Detroit Metropolitan Airport (DTW), Michigan
- Hartsfield-Jackson Atlanta International Airport (ATL), Georgia
- John F. Kennedy International Airport (JFK), New York
- Los Angeles International Airport (LAX), California
- Miami International Airport (MIA), Florida
- Newark Liberty International Airport (EWR), New Jersey
- San Francisco International Airport (SFO), California
- Seattle-Tacoma International Airport (SEA), Washington
- Washington-Dulles International Airport (IAD), Virginia
Sì, nonostante il Coronavirus è dunque ancora possibile richiedere un ESTA USA. Le richieste vengono mediamente concesse con la stessa rapidità del solito. I programmi di viaggio esatti non devono essere noti al momento della richiesta e un ESTA è valido per due anni, quindi molte richieste vengono ancora elaborate e approvate.
Basta chiedere…è sempre lecito. La risposta, cortesia.