Reddito cittadinanza – Nessun comune della provincia di Parma ha attivato i “progetti di utilità collettiva” per impiegare i percettori in lavori per la collettività

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“Basta intollerabili ritardi. Sul Reddito di Cittadinanza i Comuni del Parmense approvino quanto prima i regolamenti dei Progetti di Utilità Collettiva o PUC che permetterebbero di utilizzare gran parte dei percettori del reddito, che in provincia sono 10.000, in lavori socialmente utili alla comunità”. Lo dichiarano in una nota i parlamentari del Movimento 5 Stelle Davide Zanichelli, Maria Edera Spadoni, Gabriele Lanzi e Maria Laura Mantovani.

“Da un accesso ai dati, al 12 settembre nessun Comune della provincia di Parma aveva attivato questa misura obbligatoria prevista nella legge del Reddito. In Italia ad oggi su 8.000 Comuni sono poco più di 400 quelli che hanno attivato regolamenti relativi ai Progetti Utilità Collettiva previsti dalla normativa per un totale di 1.422 progetti. Per far funzionare al meglio il reddito è utile che ogni istituzione si attivi per quanto di sua competenza. È opportuno muoversi al più presto, approvando regolamenti e attivando convenzioni per varie attività che negli oltre 400 Comuni italiani dove sono partiti vanno dalla tutela e manutenzione del verde e degli spazi e dei beni comuni pubblici alle attività a favore degli anziani, tutela del territorio, alle attività in biblioteca” spiegano gli esponenti pentastellati.

“È grave che nessun Comune della provincia di Parma, nonostante mozioni e solleciti in diversi Comuni, si sia ancora attivato approvando regolamenti che prevedono l’utilizzo di queste persone per lavori di pubblica utilità per la comunità in attesa di formarsi e trovare un lavoro. È di due giorni fa l’annuncio del Presidente del Consiglio Conte di aver incaricato il Ministro dell’Innovazione Paola Pisano (Movimento 5 Stelle) di creare una app per incrociare i dati tra percettori del reddito e offerte di lavoro in modo di aumentare in maniera esponenziale il loro reinserimento nel mondo lavorativo. Ad oggi sono 200mila su 1.2 milioni di percettori del reddito tenuti a sottoscrivere il “patto per il lavoro” coloro che hanno trovato un’occupazione in questo anno e mezzo. Un dato che vogliamo sicuramente aumentare grazie a questa innovazione tecnologica” concludono i pentastellati.

 

 

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