Parma sempre più americano: giovedì il closing?

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Il silenzio prima… delle conferme. L’attesa, che è essa stessa piacere, prima del piacere stesso. Il closing, secondo voci ricorrenti, giovedì.

I promessi sposi, il Parma Calcio e l’impero Krause. Da una parte, 30 anni di storia del calcio italiano ed europeo, dall’altra, più o meno altrettanti, di regno finanziario.

Krause ormai lo conosciamo,l’impero economico, gli investimenti nel vino, anche in Italia, la passione per il pallone. Don Rodrigo Al Mana, pare un ricordo lontano, vincolato da una penale più che da una promessa.

Giornata di attesa. Fibrillazione. Curiosità. Silenzi e rincorse. Poi le voci che deflagrano: giovedì il closing. A Milano, dove era già previsto per venerdì. E ancora: tre acquisti targati stelle e strisce.

Il primo, il baby talento Ricci.

Voci, sogni. Attese. Notti e giorni prima delle nozze. Prima degli esami: la prima di A, il calciomercato da fare.

Ferrari e i big sette hanno sempre detto “venderemo quando arriverà qualcuno che possa garantire al Parma un futuro migliore di quello che possiamo permettere noi”.

Una delle tante promesse, ad oggi tutte mantenute. Come nelle Favole: il ritorno lampo in A. Ora il sogno americano. Promessa mantenuta? Nell’anno del Covid, che tanto ricorda la peste manzoniana, ci rimettiamo al tempo. Unico arbitro del futuro, giacchetta nera e sguardo severo.

Il domani è giovedì. A Milano. A stars and stripes.

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