Horizon 2020, 700mila euro a un progetto di ricerca dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma

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La Commissione europea, all’interno di Horizon 2020 (il più grande programma di ricerca teso a favorire le idee innovative e la loro trasferibilità sul mercato), ha approvato e finanziato il progetto TherVacB per la cura dell’epatite B a cui partecipano diversi gruppi di ricerca europei, fra cui quello di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Il progetto è supportato da Horizon 2020 con 715 mila euro destinati all’Unità di ricerca dell’Ospedale di Parma.

L’infezione da epatite B rappresenta un problema di sanità mondiale con più di 260 milioni di persone infettate cronicamente dal virus e 880mila decessi ogni anno per complicanze legate all’evoluzione della malattia epatica, quali cirrosi ed epatocarcinoma. Allo stato attuale esistono cure efficaci che permettono di inibire il virus tenendolo sotto stretto controllo, ma che richiedono trattamenti prolungati, generalmente per tutta la vita del paziente. Per questo esiste un’urgente necessità clinica di sviluppare nuove terapie la cui efficacia sia duratura nel tempo, dopo un breve periodo di somministrazione. Questo l’obiettivo del vaccino terapeutico TherVacB, sviluppato dal Centro Coordinatore del progetto europeo presso l’Università di Monaco (Germania) al cui trial clinico, della durata prevista di 2 anni, lavorerà un consorzio composto da virologi, immunologi e clinici altamente specializzati.

L’unità operativa di Malattie Infettive ed Epatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, diretta da Carlo Ferrari, sarà coinvolta nel reclutamento dei pazienti e, soprattutto, contribuirà al monitoraggio immunologico degli effetti della terapia sulla funzione dei linfociti T, utilizzando tecnologie all’avanguardia su campioni di sangue derivati da tutti i pazienti reclutati nei vari Centri europei, in stretta collaborazione con il Prof. Percy Knolle (Università di Monaco, Germania) e la Prof. Mala Maini (University College, Londra, UK).

La dott.ssa Carolina Boni, che coordinerà il progetto svolgendo il ruolo di principal investigatorper il gruppo di ricerca di Parma spiega che “il monitoraggio immunologico rappresenta una parte fondamentale del progetto poichè l’effetto della vaccino-terapia non può essere studiato solo mediante i parametri virologici e biochimici comunemente utilizzati in pratica clinica. In particolare, studieremo marcatori immunologici molto sofisticati, riguardanti il metabolismo e le vie di segnale intracellulari dei linfociti T virus-specifici coinvolte nella loro attivazione, che dovrebbero permettere di caratterizzare l’entità del recupero funzionale indotto dalla vaccinazione sulle risposte immunitarie protettive”.

Horizon 2020 è il più grande programma di ricerca e innovazione di sempre supportato dalla Commissione Europea. Il progetto TherVacB è finanziato da un bando specifico riguardante i trattamenti e le tecnologie innovative, come le terapie geniche o cellulari. Con questa specifico bando l’Unione Europea mira a migliorare lo sviluppo di metodi e trattamenti avanzati per la cura sempre più personalizzata dei pazienti.

L’Unità Operativa di Malattie Infettive ed Epatologia di Parma costituisce un centro di riferimento nazionale per la gestione clinica delle infezioni virali croniche, in particolare le epatiti da virus B e C, rappresentando un importante polo attrattivo per molti pazienti, sia a livello regionale che inter-regionale. Comprende due sezioni cliniche separate (una di infettivologia ed una di epatologia), un day hospital, un ambulatorio articolato in varie sezioni, di cui una dedicata alle infezioni da virus epatitici, e un laboratorio altamente specializzato. L’unità è completamente attrezzata per l’esecuzione di agobiopsie epatiche, per esami ecografici, sia diagnostici che interventistici, e per l’esecuzione di studi di immunologia e biologia molecolare.

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