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Coronavirus, il ritratto di chi viola la quarantena: “Mettendo in pausa la propria coscienza, fa del male senza sentirsi in colpa”

Il disimpegno morale, ovvero il comportamento di chi, «mettendo in pausa la propria coscienza, fa del male senza sentirsi in colpa», la fiducia negli altri e soprattutto nel Governo sono i principali incentivi, o disincentivi, al rispetto delle regole imposte durante il lockdown e per gestire l’epidemia da Covid-19.

E’ la conclusione di uno studio dell’Università Sapienza di Roma, pubblicato sulla rivista Frontiers in Psychology.
Nella ricerca sono stati analizzati i processi psicologici e i condizionamenti sociali che hanno portato le persone a rispettare le regole di quarantena e distanziamento sociale imposte dal Governo.

Fin dai primi giorni del lockdown è stato chiaro infatti come, nonostante la preoccupazione generata dall’espandersi della pandemia e gli imperativi morali diffusi dai diversi esperti, le persone abbiano avuto difficoltà a rispettare la quarantena. In questo lavoro coordinato da Guido Alessandri, e svolto in collaborazione con le università di Trento e Bologna e l’Università Pontificia Salesiana, sono stati identificati il disimpegno morale e la fiducia generalizzata negli altri come fattori cruciali di un comportamento più o meno ligio.

Attraverso dei questionari è stato chiesto ai volontari, tra il 22 marzo e 6 aprile, la frequenza con cui erano usciti da casa dall’inizio delle restrizioni e a che livello si erano attenuti alle regole imposte dal Governo, arrivando a tracciare il profilo psicologico di coloro che più di altri hanno trasgredito.

E’ così emerso che le persone con i più alti livelli di disimpegno morale sono quelle che hanno violato più frequentemente l’isolamento domiciliare o il distanziamento sociale. La percezione che anche gli altri intorno a noi si stanno impegnando per rispettare le regole imposte, è risultata invece un elemento cruciale nel favorire il rispetto delle regole tanto da arrivare, in alcune circostanze, ad attenuare l’influenza del disimpegno morale sul non rispetto delle regole. «Il disimpegno morale e la fiducia negli altri – commenta Alessandri – rappresentano delle leve psicologiche fondamentali per promuovere il rispetto delle regole nelle fasi avanzate della gestione della pandemia».