Mesi di botte e violenze sessuali sulla compagna: arrestato 39enne tunisino

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Un 39enne tunisino è stato arrestato venerdì dopo mesi di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale nei confronti della sua compagna.

L’indagine è nata dalla denuncia sporta dalla donna lo scorso maggio negli uffici della Squadra Mobile: i due avevano iniziato una relazione un anno prima, dopo un’iniziale amicizia, al termine di relazioni turbolente per entrambi.

L’uomo, sin da subito, si era dimostrato particolarmente geloso: dopo pochi mesi, complice anche l’abuso di sostanze stupefacenti, ha iniziato ad assumere dei comportamenti sempre più violenti.

Dal controllo del cellulare, ai rimproveri per le amicizie, fino a scenate per banali motivi.  Dopo ogni episodio l’uomo si dimostrava pentito, poi la obbligava a rapporti sessuali.

Nessuna denuncia e nessuna visita medica, solo alcune parziali confidenze con un’amica che, tuttavia, aveva già notato il suo allontanamento e che aveva assistito ad alcune scenate del compagno.

Nel mese di giugno la donna ha accettato di seguire il compagno in Tunisia: qui gli episodi di violenza sono aumentati, finché la vittima non ha trovato anche l’ostilità della famiglia dell’uomo.

Tornati a Parma e iniziata una convivenza, è arrivata anche una quotidianità fatta di offese violenze e rapporti sessuali non desiderati con l’uomo.

Questa convivenza, alternata a periodi di separazione in cui i due facevano ritorno nelle rispettive case, è durata fino ad aprile di quest’anno quando la donna, all’ennesimo comportamento violento dell’uomo, ha deciso di interromperla definitivamente.

Sono così iniziati gli atti persecutori da parte dell’uomo con appostamenti nei pressi dell’abitazione e il luogo di lavoro della vittima, continue telefonate in tutti gli orari del giorno e della notte.

Solo la notte dell’11 maggio, la donna, terrorizzata dai continui passaggi dell’uomo fuori dalla sua casa, ha deciso di chiamare la Polizia e raccontare il suo calvario. L’indagato è stato associato presso il carcere di via Burla in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

 

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