Amarezza e domande, nel Parma si salva Gervinho: le pagelle

Delude anche D'Aversa. L'anno scorso aveva una formazione discutibile, che dopo un giro d'andata di lusso, nel ritorno si è sciolta. Quest'anno ha tutt'altro organico, una prima parte di stagione ottima, in cui si dimostra ottimo motivatore oltre che grande tattico,  ma di nuovo la squadra di squaglia al sole.

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Il Parma ha due volti lascia tanta amarezza e apre a domande senza risposta: il primo tempo brillante e la ripresa confusa diventano il quadro della stagione ducale, a quattro giornate dall’ormai agognato finale.

Sepe 5,5: Incolpevole sui gol: Chabot salta in mezzo ai suoi, Quagliarella inventa il gol di giornata, Bonazzoli tira potente. Ma da l’impressione di essere meno sicuro del solito nella guida della difesa.

Laurini 6: Primo tempo da terzino, sempre nella metà campo della Samp. Secondo tempo dietro, e un pò soffre.

Iacoponi 5,5: Con la fascia di capitano, neutralizza Quagliarella nel primo tempo, non facendo notare l’assenza di Alves affianco. Nel secondo frana, insieme ai compagni.

Gagliolo 5,5: Torna al centro, e se la cava come può. Meglio nel primo tempo, nel secondo salva la porta ma mostra incertezze.  (Dal 78’ Dermaku sv). 

Pezzella 5: Nel primo tempo dà l’impressione di essere troppo impegnato ad arginare la Samp per poter crossare. Arriva sotto porta solo una volta. Nella ripresa con la Samp che spinge lui affonda.

Hernani 5:  Parte proattivo, con alcuni inserimenti interessanti. Ma quanto sbaglia sotto porta? Errori di piede e di mira. Finisce col tornare il giocatore irritante di inizio stagione. (Dal 62’ Barillà 5,5: Corre, chiude. Cuce. Ma non basta).

Brugman 5,5:  Ha in mano le chiavi del centrocampo, anche se sopra al portachiavi c’è ancora scritto Scozzarella. Il perché, è palese. Al netto di una traversa che chiama vendetta chiude e costruisce senza soluzione di continuità, né costanza, né precisione.

Kurtic 5.5: Perde Chabot sul primo gol della Samp, errore rosso che si somma a quelli neri. Da lui ci si aspetta che non sbagli passaggi, lanci e rinvii. (Dal 78’ Siligardi 6: Entra con lo scopo di rivitalizzare il Parma in coma. Con una rovesciata che meriterebbe miglior sorte regala una fibrillazione).

Kulusevski 6: Luci e ombre, e con lui cresce e crolla il Parma. Si guadagna il 2-0, sciupa il 3-3. Incostante, anche lui.

Caprari 6: La miglior prestazione da quando è a Parma, gioca nello stretto e sguscia sempre via. Il var gli nega la gioia del gol, ma la prestazione resta positiva. (Dal 62’ Inglese 5.5: entra mentre il Parma affonda, e non riesce a tenerlo a galla).

Gervinho 6:  Parte centrale, e fa un gran gol, di potenza, dopo aver fatto fuori Murru come piace a lui. Sfiora pure il 3.0 in chiusura di primo tempo. Poi lascia la volontà negli spogliatoi, mandano in campo il cugino impresentabile. (Dall’82’ Karamoh 6 – Ci prova, ma  ha solo un’occasione degna di tale nome).

All’D’Aversa 5: L’anno scorso aveva una formazione discutibile, che dopo un giro d’andata di lusso, nel ritorno si è sciolta. Quest’anno ha tutt’altro organico, una prima parte di stagione ottima, in cui si dimostra ottimo motivatore oltre che grande tattico,  ma di nuovo la squadra di squaglia al sole. La gara è emblema della stagione: dalle stelle alle stalle con l’intervallo in mezzo. Perchè? Limite o errore?

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