Al Verona lo spareggio per l’Europa: il Parma va in vantaggio, si fa rimontare, rimedia ma perde 3-2

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La gara del Bentegodi è stata bella, bellissima, nonostante il caldo. E avrebbe meritato un pubblico diverso, o meglio, di averlo: ma mentre il mondo riparte, gli stadi restano tempi inviolabili. Troppo fragile la macchina della A, troppo rischioso un contagio, che romperebbe irrimediabilmente un giochino che si alimenta di se stesso.

Ci sono stati cinque gol, è stato una spareggio per l’Europa più che per la salvezza: è andato al Verona, più cinico, ai punti sarebbe stato giusto un pari ma è finito 3-2. Il Parma può recriminare, di nuovo, per un rigore che non c’è (e irregolare) e alcuni errori di troppo.

PARTITA – Il primo giugno di oltre un ventennio fa, sotto un diluvio pazzesco, il Parma a Verona si prendeva il secondo posto e la qualificazione per la Champions League. Chi  scrive aveva 18 anni, era in Curva sotto il diluvio in un pomeriggio che ha fatto la storia del club ducale: 22anni e un mese dopo, l’aria che si respira è di nuovo d’Europa. Parma e Verona sono li, tra rivelazione e sogno proibito.

Nel pomeriggio l’Inter ha macinato ciò che resta del Brescia: 6-0, che la dice lunga sul valore del Parma, che tre giorni fa ha tenuto i nerazzurri sotto, e non fosse stato per un arbitraggio discutibile ed alcuni errori evitabili lo avrebbe anche battuto…

Ma in casa Parma piace ancora parlare di salvezza. Dunque, per la gara che può essere decisiva, D’Aversa recupera Iacoponi, al rientro dalla squalifica, solo panchina per Gervinho,  Caprari nel tridente offensivo con Cornelius e Kulusevski. A centrocampo si rivede dal 1′ Barillà per lo squalificato Kucka. Chiavi della mediana a Brugman.

E Il Parma parte fortissimo, con Gagliolo che ci prova da fuori con un fendente che illude. Barillà si prende il giallo, Caprari quasi con un fallo che non c’è, Di Carmine ci prova, Kulusevski ci riesce: Cornelius tiene palla e lo serve, lui con una magia si libera di Amrabat di Rrahmani,  poi la piazzare sul palo lontano. Parma avanti.

Il Verona impatta e cerca di reagire, il Parma chiude con ordine e attende per sfruttare le ripartenze: ci prova Cornelius lanciato da Kulusevski, ci riprova ancora il numero 44 lanciato da una super idea di Brugman, ma pecca di egoismo e non serve compagni più liberi, calciando fuori.

Un tempo si chiamavano ammonizioni scientifiche, oggi ovviamente sono casuali: fallo sull’ex Dimarco, ammonito anche Hernani. Era diffidato, salterà la gara interna contro la Fiorentina.

Al 40esimo Rrahmani di testa: trema la traversa di Sepe, ma il Parma si salva. Nulla può al termine del secondo dei due minuti di recupero però sul rigore (generoso) concesso a Di Carmine per un fallo ingenuo di Alves. L’attaccante prima si ferma, poi ribatte e infila Sepe: 1-1 all’ultimo respiro della prima frazione. Errore tecnico gravissimo di Valeri: l’attaccante si ferma senza motivo, andrebbe ammonito e il gioco ripreso con una punizione indiretta per il Parma. 

RIPRESA – Dopo la doccia fredda di un rigore che non c’è, D’Aversa ha capito che il suo centrocampo, orfano dello squalificato Kucka, era in affanno: dentro Kurtic. Gervinho va in trequarti, Caprari fa la punta, esce Cornelius.

Ma il Verona macina gioco, il Parma pare capirci poco: al 54′ Lazovic porta via Kulusevski e libera Zaccagni che si inventa un destro potente, da fuori, difesa immobile, Sepe battuto: gara ribaltata. 

Ma non è finita, entra Karamoh per Caprari, il Parma ci prova con Alves di testa e ci riesce poco dopo con un altro difensore: tocca a Gagliolo che raccoglie una respinta corta di Silvestri su Kulusevski.

Poco dopo, ancora Kulusevski: ne fa fuori due, contropiede strepitoso a campo aperto, poi calcia…fuori. Ci prova anche Karamoh, mentre Sepe neutralizza un calcio sporco di Verre.  Ti aspetti i ducali, ma il vantaggio lo trova di nuovo il Verona: Verre vola via a Karamoh e serve a Pessina un rigore in movimento che lui scarica in rete. 

D’Aversa butta in mischia Siligardi, l’ex, ma è Gervinho che ha una superpalla sui piedi e la calcia altissima: non è serata per l’ivoriano. Ci prova Alves, alla disperata. C’è un tocco di mano di Lazovic, ma per Valeri non è rigore. Prova Gervinho a mettere dentro una palla difesa e tenuta con i denti, ma Silvestri c’è.

Non bastano al Parma sei minuti di recupero: va al Verona lo spareggio che può valere l’Europa, continuando la rincorsa al Milan al settimo posto, l’ultimo utile per l’Europa (grazie alla slot liberata dal Napoli, che ha vinto la Coppa Italia).

TABELLINO

HELLAS VERONA – PARMA 

MARCATORI: 15′ Kulusevski, 64′ Gagliolo (P), 48′ rig. Di Carmine, 54′ Zaccagni, 81′ Pessina (V)

HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Gunter, Dawidowicz (dal 46′ Empeurer); Faraoni, Amrabat, Veloso, Dimarco (dal 46′ Lazovic); Verre (dal 81′ Adjapong), Borini (dal 65′ Borini); Di Carmine (dal 46′ Zaccagni). A disp: Berardi, Radunovic, Lovato, Badu, Stepinski, Pazzini, Bocchetti. All: Paro.

PARMA: Sepe; Laurini (dal 77′ Darmian), Iacoponi, B. Alves, Gagliolo; Hernani (dal 83′ Siligardi), Brugman, Barillà (dal 46′ Jurtic); Kulusevski, Cornelius (dal 46′ Gervinho), Caprari (dal 61′ Karamoh) . A disp: Colombi, Dermaku, Regini, Grassi,  Scozzarella, Sprocati, Pezzella. All: D’Aversa.

Arbitro: Valeri della sezione di Roma
Ammoniti: Barillà, Iacoponi, Hernani (P), Empeurer (V)

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