Coronavirus- Partite del Parma non godute? Arrivano i voucher

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Il Coronavirus ha tagliato in due la stagione del Parma. Da una parte, le partite al Tardini. Dall’altra, quelle non godute, che il Parma rimborserà tramite voucher. Come comunica la società in una lettera.

Caro Abbonato del Parma Calcio 1913,

l’occasione per scriverti questa lettera nasce dall’avvio – da parte della nostra società – delle procedure di rimborso per le partite interne del Campionato di Serie A 2019/20 a cui non è stato e non sarà possibile assistere con l’abbonamento da 19 partite che hai acquistato e che siamo oggi costretti ad annullare a causa dei provvedimenti di contrasto e prevenzione al Covid-19, che tuttora impediscono l’accesso del pubblico alle manifestazioni sportive. In questa sezione dedicata del nostro sito troverai tutte le informazioni necessarie per attivare la pratica di rimborso e le risposte alle tante domande che avrai in merito.

Il rimborso non sarà monetario, ma effettuato tramite l’emissione di voucher “al portatore”, che potranno essere utilizzati per l’acquisto di biglietti e abbonamenti per la prossima stagione. Nel caso in cui fosse possibile  – come tutti auspichiamo – un accesso del pubblico per le ultime partite di questa stagione, questa ipotesi sarebbe gestita volta per volta tramite emissione di biglietti per l’evento – acquistabili anche tramite voucher – mentre tutti gli abbonamenti per la Stagione 2019/2020 sono annullati. Questa soluzione ci sembra la più equilibrata anche nei confronti degli abbonati, in quanto la possibilità di eventuali ingressi sarebbe comunque gestita a capienza ridotta e non sarebbe stato possibile applicare una par condicio a tutti i nostri numerosi abbonati rispetto alla capienza dello Stadio.

Per quanto il rimborso tramite voucher sia non solo previsto, ma anche considerato come unica modalità dal c.d. Decreto “Cura Italia” per il rimborso dei titoli di accesso per eventi annullati a causa delle restrizioni imposte nell’ambito dell’emergenza COVID-19 sul territorio nazionale, ci rendiamo conto che questo può significare un sacrificio per te e di questo ti ringraziamo. Così come ringraziamo di cuore tutti quegli abbonati che – pur avendo sacrosanto diritto al rimborso – ci hanno già comunicato di rinunciarvi, lasciando il rateo a disposizione della Società.

I tifosi del Parma – e in particolare modo i suoi fedeli e numerosi abbonati – sono le fondamenta su cui si regge la nostra società. Senza di te, caro abbonato, il Parma Calcio non significherebbe nulla. Permettici quindi di condividere qualche riflessione ulteriore.

L’emergenza causata dall’epidemia del Covid-19 si è abbattuta in questi mesi anche sul mondo del calcio, mettendo a serio rischio la tenuta economica di tutto il sistema. Sono stati mesi estremamente complessi, in cui tutti noi siamo stati chiamati a scelte difficili. A partire dalla decisione di terminare il campionato di Serie A a porte chiuse. Se da un lato è evidente che questo consentirà alle società di  ammortizzare parzialmente gli impatti economici negativi, è altrettanto chiaro – come stiamo vedendo in queste settimane – che il calcio senza tifosi non è il calcio vero che emoziona la gente.

La sensazione straniante che proviamo ogni volta che viene dato il fischio di inizio negli stadi deserti, osservando gli spalti, è difficile da descrivere. La cosa più naturale sarebbe stata quella di fermarsi per tutto il tempo necessario e ricominciare solo a spalti gremiti. Ma il calcio – piaccia o meno – oggi è anche un’azienda complessa. E fragile, in quanto dipendente in modo preponderante – e poco equilibrato – dai diritti televisivi. Per tutta una serie di motivazioni e scelte fatte negli ultimi 30 anni, che sarebbe fuori luogo approfondire in questa lettera.

Fermare tutto avrebbe significato mettere a concreto rischio la stessa ripresa della prossima stagione, soprattutto se fosse stata una scelta isolata tra i campionati europei più rilevanti. E le conseguenze le avrebbero subite anche i tanti che nel mondo del calcio lavorano dietro le quinte percependo stipendi assolutamente normali. Per questo il Parma Calcio, è sempre stato convinto – compatibilmente alla possibilità di farlo in sicurezza – della necessità di dover terminare la stagione, seppure a regime ridotto.

Un’altra convinzione ci ha guidato in questi mesi difficili: che un impatto così pesante come quello causato alle società di calcio dalle conseguenze economiche dell’emergenza Coronavirus sarebbe stato sopportabile solo suddividendolo tra ogni anello della catena, condividendo i danni tra azionisti, tesserati, broadcasters, sponsor e tutti gli stakeholders.

Per questo siamo grati ai nostri tesserati sportivi, che tra i primi hanno deciso di rinunciare ad una parte del compenso fisso di quest’anno. Siamo grati ai nostri azionisti, che tramite un recente aumento di capitale ci hanno messo nelle condizioni di essere tra le pochissime società italiane a non aver usufruito della Cassa Integrazione per i dipendenti ed aver mantenuto indenni tutti i collaboratori del Settore Giovanile dalla tempesta di questi mesi. Siamo grati ai nostri sponsor commerciali, che pur in un momento di grande difficoltà non ci stanno abbandonando.

E così siamo e saremo sempre grati a voi, abbonati del Parma Calcio, per la vostra fiducia e la vostra passione. Ciò che ci motiva e guida in questi mesi è un pensiero solo: immaginarci lo Stadio Tardini gremito che esplode ad un gol del nostro Parma.  

Perché il senso del calcio, alla fine è solo questo: un grande, immenso abbraccio collettivo. Che tutti insieme, presto, torneremo a scambiarci.

Scusate per ogni disagio e ancora grazie.

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