Poker Parma a Marassi: ducali bellissimi e settimi

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E’ la notte di San Giovanni, a Parma si festeggia. Si mangiano i tortelli, si raccoglie la rugiada. Si esprimono desideri. In città ne aleggia uno solo. Si chiama Europa. E il Parma a Marassi quel sogno se lo culla tutto, tripletta di Cornelius, Sepe para un rigore a Criscito, l’altro penalty lo segna Iago Falque poi Kulusevski la chiude. Finisce 4 a uno per un Parma bellissimo.

PARTITA – Si torna in campo, in quella formula di maxi torneo che è la serie A post coronavirus. D’Aversa fa i conti con le assenze: non ce la fanno Darmian, Kucka e Scozzarella: dentro al loro posto Laurini Brugman e Hernani.

Marassi sembra un grande catino vuoto, lui, così carico di storia e passione, con le sue montagne che fanno da cornice mentre strizzano l’occhio al mare, senza tifosi è un cuore di plastica metallo e gallerie senza anima.

L’anima ce la mette il Parma, che nei primi quindici fa una gara a senso unico: al 16esimo è Gervinho che riceve una palla divina da Kulusevski ma la calcia malamente a lato. Il gol è nell’aria, e arriva al 22esimo, a coronamento di un avvio pazzesco dei ducali: Gervinho inventa un filtrante lungo che sembra perso, ma Hernani ci arriva e la spizza per Cornelius che non sbaglia. Uno a zero. 

Al 32esimo succede di tutto: prima Kurtic in semi rovesciata impegna Perin, entrasse sarebbe un eurogol. Ma il Genoa riparte e Iacoponi è di nuovo sfortunato: tocco di mano in area. Giallo, diffidato salterà l’Inter, e rigore. Ma Sepe si ripete su Criscito, deviando il suo penalty sul palo.

Gol sbagliato gol subito e arriva al 36esimo: palla scodellata dentro da Alves, sembra persa ma Cornelius ci prova e la infila sotto le gambe di Perin. Due a zero Parma. Ma i ducali sembrano indemoniati, Kulusevski regala numeri d’alta scuola. E la prima frazione si porta via il miglior Parma di stagione, che chiude avanti di due gol.

RIPRESA – Il Parma apre la ripresa come aveva iniziato la gara: spingendo. E tocca ancora a Cornelius portarsi a casa il pallone: al 54′ cross pennellato di Laurini, il danese ci arriva in tuffo e insacca.

Ma il Parma la vita se la vuole complicare ad ogni costo: ancora tocco di mano, questa volta di Laurini, e rigore. Batte Falque e insacca: 3-1.

Girandola dei cambi, entrano Darmian Kuco e Barillà, esce Gervinho e D’Aversa avanza Kulusevski, ma il tempo sembra essersi piantato. Come la classifica, che dice Parma settimo. Da solo. Se tutto si congelasse nell’istante fuggente della notte di San Giovanni sarebbe Europa.

Il Genoa prova timidamente a farsi vedere in avanti, il Parma si chiude in qualche maniera. Il Parma pare in lieve affanno, D’Aversa cambia per proteggersi. Il Parma tiene, spinge, impatta, prova a costruire e rendersi pericoloso.

E il poker lo trova il baby campione, quello col colpo imprevedibile in canna: se lo inventa Kulusevski con un colpo all’angolo, da fuori: 4-1 Parma.

E’ la notte di San Giovanni, e Parma può sognare, raccogliendo la rugiada e pensando che in fondo, sperare, non costa nulla.

TABELLINO

GENOA – PARMA 1- 4

MARCATORI: 22′, 36′ e 54′ Cornelius, 88′ Kulusevski (P), 60′ Iago Falque (G)

GENOA : Perin; Romero, Soumaoro, Masiello (dal 76′ Barreca); Biraschi, Cassata (dal 46′ Iago Falque), Schone, Sturaro, Criscito; Favilli (dal 70′ Destro), Pandev (dal 59′ Pinamonti). A disp: Ichazo, Radaelli, Zapata, Goldaniga, Lerager, Jagiello, Ghiglione, Behrami. All: Nicola.

PARMA: Sepe; Laurini (dal 67′ Darmian) , Iacoponi, Bruno Alves (dal 78′ Dermaku), Gagliolo; Brugman , Hernani (dal 63′ Kucka), Kurtic; Kulusevski, Cornelius, Gervinho (dal 67′ Barillà). A disp: Colombi, Radu, Regini, Karamoh, Caprari,  Sprocati, Pezzella. All:  D’Aversa

Arbitro: Giacomelli di Vicenza

Ammoniti: Iacoponi, Laurini (P)

 

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