Taci compie 49 anni e promette di investire a Novi Ligure, dove lavorò come cameriere in pizzeria…

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GABRIELE-MAJO-Foto-Franco-Sacc-Archimmagine-007.jpg(Gabriele Majo da www.stadiotardini.it) – L’intervista a Tommaso Ghirardi del quotidiano Il Giorno di Martedì 2 Giugno 2020, la prima dell’ex presidente del Parma F.C. dopo il fallimento del club, ha tirato fuori dal cassetto dei (brutti) ricordi il nome di Rezart Taci, colui il quale, secondo i miei convincimenti di allora – rimasti immutati oggi – esplose il colpo finale sul corpo ormai martoriato della società ducale: egli, infatti, pur avendo già sottoscritto un compromesso, non rispettò il patto di farsi carico delle “obbligatorietà” di Novembre 2014 che così andarono insolute con la conseguente interruzione della continuità aziendale (malgrado questa dovesse essere garantita da Eventi Sportivi, secondo quanto apportato nelle note al precedente bilancio) e le prime penalizzazioni in classifica di una squadra che già di suo sul campo stava maturando il proprio fallimento sportivo. Ghirardi si è definito  “giovane ed ingenuo” poiché decise di fidarsi di Taci, ricordando, come questi fosse “sponsorizzato da tutto il calcio europeo, compresi i più importanti dirigenti italiani” e piacesse anche alla imprenditoria locale che lo accolse come il salvatore della patria con tanto di cena al Maxim e benedizione dell’allora Sindaco Pizzarotti: i detrattori di Ghirardi, tuttavia, obiettano che evidentemente Tommaso aveva presentato al petroliere albanese una situazione economico-finanziaria differente rispetto a quanto questi si aspettasse, causando così la grande fuga del misterioso la stampa taci novi liguretycoon materializzatasi con il successivo passaggio delle quote a Giampiero Manenti. Chissà se un giorno Taci (nomen omen) troverà la voce per raccontare ai parmigiani la sua verità, senza giocare a nascondino mandando avanti le altre indimenticabili figure del suo piccolo teatro “Dastraso Holding”: intanto, però, l’ex cameriere della Pizzeria Cavour di Novi Ligure, ha accettato di parlare volentieri con Gino Fortunato (altro nomen omen) de La Stampa, per un retroscena uscito sulle pagine di Alessandria del giornale torinese. Taci gli ha promesso: “Investirò a Novi, la mia seconda patria”, dove arrivò dopo essere sbarcato in Italia su un barcone dall’Albania. “Arrivai in Italia nel ’91 dall’Albania su una grande nave che chiamavamo La Panamense. In migliaia fuggivamo da un regime agli sgoccioli, fra forti contrasti sociali. Sbarcai a Brindisi a 19 anni. Fui ospitato in una caserma di Asti. Grazie a un parroco trovai lavoro in una pizzeria astigiana del nipote dei signori Enzo e Giovanni Francese, che ancora oggi gestiscono una pizzeria a Novi. Seppi che cercavano un cameriere e mi feci avanti. Rimasi a Novi per circa 5 anni e cominciai a frequentare l’università, Giurisprudenza ad Alessandria prima e Torino poi, grazie al sostegno anche morale di Enzo, Giovanni, Giuse, Roberto, Luciano e altre persone il cui ricordo conservo nel cuore. Ma noi mediterranei siamo legati alla terra d’origine: tornai in Albania per entrare in una società petrolifera italiana, compiendo studi di mercato nel settore degli idrocarburi. In seguito, sempre per questa società, ho fatto gds-taci-schianchi_thumb.jpguna joint venture nei Paesi balcanici. Poi ho lavorato per un’altra società petrolifera albanese, ma non era facile operare in un mercato in cui non erano ancora scritte le regole. Presi le redini di questa società e ho proseguito da solo.” L’intervistatore gli fa riferimento ad una fortuna supermilionaria (presunti depositi per 362 milioni di euro) rintracciata a Singapore a lui attribuita, ma: “Non parlo volentieri di soldi, ma se quei soldi fossero miei davvero, sarei felice e li investirei nella mia terra d’origine e nella mia patria d’adozione ovvero l’Italia e in particolare Novi. Nutro riconoscenza massima per Novi, dove coltivo grandi amicizie. Lì vivono Enzo e Giovanni, i soli capi che ho avuto nella vita. Mi hanno insegnato a lavorare e ho ricevuto tanto sotto il profilo umano. Sento Novi come un paese di amici, non come un paese di conquista, poiché provo interessi personali e non materiali. Posso solo dire che sto sondando con i miei advisor alcune società del posto, magari anche nel campo dell’energia, il mio settore. Vorrei aiutare l’economia locale, ma non posso rivelare dettagli, perché abbiamo stabilito un patto di segretezza (toh: il famoso patto riservatezza, su cui giocammo, temporibus illis, quando al ristorante scovammo il suo sosia… ndr). Quando potrò vi terrò al taci parmigianocorrente, vorrei tornare ed essere ricordato sempre come un bravo cameriere. Purtroppo, Giovanni non mi ha mai voluto promuovere al grado di pizzaiolo”. Nell’articolo i riferimenti al c.v. sportivo di Taci – che proprio oggi compie 49 anni – non sono completati da virgolettati del medesimo: tuttavia Fortunato (l’articolista) annota: Il padre Mustafà ha sempre avuto passione per il calcio e insieme hanno acquistato la società calcistica del loro paese d’origine, 2-3 mila abitanti, riuscendo a portarla alla serie A albanese, facendole disputare amichevoli con Milan e Real Madrid. Amico di Silvio Berlusconi, con la Taci oil ha anche sponsorizzato il Milan nel 2011 e ha tentato l’avventura da presidente con il Parma a dicembre 2014: acquisto della società tramite la Dastraso Holding Limited, ma risultati disastrosi e cessione già in febbraio (e a Marzo il Parma fallisce). E questo ce lo ricordiamo bene… Gabriele Majo da www.stadiotardini.it

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