Case di riposo: “100 mila anziani in lista d’attesa e 185 mila posti di lavoro a rischio”

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“Dopo l’emergenza Covid le strutture per anziani stanno vivendo una seconda fase critica: l’impossibilità di accogliere nuovi ospiti mette a rischio bancarotta molte strutture anche nel nostro territorio.
Dopo le limitazioni imposte nei giorni della massima diffusione del contagio, ancora oggi le autorità competenti tardano a trasmettere indicazioni precise in merito alla possibilità, per le case di riposo, di accogliere nuovi ospiti.

Secondo quanto riferito dalle associazioni di categoria, in questo momento, in Italia ci sono 100 mila anziani inseriti nelle liste d’attesa che non avranno assistenza e circa 185 mila lavoratori che rischiano di perdere il lavoro, se non si consentirà alle strutture di operare in sicurezza a pieno regime.
Mettere a rischio queste realtà significa mettere a rischio l’intero sistema di welfare. Devono essere messe in condizioni di ripartire in sicurezza, ma subito”, dice Maurizio Campari senatore parmigiano della Lega e primo firmatario di una interrogazione al ministro del Welfare sottoscritta anche dalla collega Maria Gabriella Saponara.

“In questi mesi – prosegue Campari – le case di riposo sono finite nell’occhio del ciclone a causa dei numerosi contagi che si sono registrati in alcune strutture nelle quali le misure anti contagio si sono rivelate in-sufficienti o carenti, tuttavia sono numerosissime le strutture che hanno adottato sin da subito tutte le misure precauzionali necessarie a evitare la diffusione del virus.

Tra queste ci sono realtà, come Villa Ramiola di Medesano, che sono state totalmente esenti da casi di contagio. Eppure anche loro, oggi, stanno subendo limitazioni prive di senso. Governo e Regione se ne devono occupare al più presto”.

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