FSE in Emilia Romagna: come ha migliorato la sanità

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Una sigla dietro alla quale si nasconde il concetto di Fascicolo Sanitario Elettronico, provvedimento che rientra in quel macro progetto di digitalizzazione della sanità tanto inseguito da anni. Quando si parla di FSE è a questo documento che si fa riferimento, un approccio innovativo per garantire archiviazione e successiva consultazione, ogni volta che ve ne fosse bisogno, dei propri dati e documenti di tipo sanitario e socio-sanitario anche da pc e da smartphone; il tutto in forma assolutamente protetta e con garanzia di massima riservatezza. 

In Emilia Romagna questa suggestione è diventata realtà già dal 1 giugno 2018 (in ottemperanza al Decreto Ministeriale del 24 ottobre 2014), data a partire dalla quale è possibile consultare il proprio Fascicolo Sanitario Elettronico tramite credenziali FedERa/SPID e One Time Password (OTP) o con smartcard.

Senza dubbio una facilitazione evidente per il cittadino, soprattutto in questo momento con l’emergenza
Covid 19 che impone il ricorso a strumenti multimediali in qualsiasi campi. Ma nel concreto come sta andando il ricorso al Fascicolo Sanitario Elettronico in Emilia Romagna? Per capirlo si può partire da questa analisi fatta sul sito Gipo.it, che parla di come è cambiata la sanità negli ultimi mesi sempre con riferimento alla diffusione del Covid 19.

Digitalizzazione della sanità e Covid 19

La diffusione della pandemia di Covid 19 ha indubbiamente cambiato abitudini e stili di vita, con grandi ripercussioni anche in ambito sanitario. Nuove regole di comportamento che implicano il distanziamento sociale e che per questo trovano un valido alleato in tutto ciò che è di matrice multimediale.

E proprio grazie alla rete è stato possibile accedere a servizi informativi in ambito sanitario che prima non esistevano, come proprio il Fascicolo Sanitario Elettronico. Già a fine 2019, in Emilia Romagna (regione che, come detto, ha attivato il FSE a giugno 2018) erano stati rilasciati circa 800mila fascicoli. Una comodità che riduce al minimo lo spostamento fisico, nata già da prima della diffusione della pandemia e che oggi si rivela essere uno strumento perfetto per contrastarla e per sovraccarica
re il meno possibile il sistema sanitario.

Il FSE in Emilia Romagna

Continuare a garantire la vicinanza con i pazienti da parte degli ambulatori medici ma riducendo al massimo il rischio di diffusione della pandemia: una sfida colta da molte realtà, come nel caso della sanità in Emilia Romagna che ha aderito al protocollo FSE.
I servizi sanitari sono risultati essere più snelli, visto che tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico è anche possibile ricevere i referti delle prestazioni sanitarie in modalità telematica evitando quindi di doversi recare fisicamente allo sportello per il ritiro. In sostanza gli strumenti a disposizione dei cittadini per la sanità elettronica erano molti già da prima dell’emergenza Covid 19: tuttavia c’è voluta la diffusione di una pandemia per comprenderne l’importanza ed imparare a conoscerli.

 

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