Sul Mes Bonaccini è diretto: «bisogna investire sempre di più sulla sanità pubblica e territoriale. E se arrivassero all’Italia 36 miliardi di euro per questo – che per l’ Emilia-Romagna potrebbe voler dire circa 2 miliardi e mezzo – io li prenderei immediatamente per rafforzare strutture, tecnologie, servizi e operatori. Il resto è ideologia e propaganda, buona per un comizio elettorale. Ma i comizi non curano le persone».
«Non basta stanziare risorse ingenti, i soldi devono arrivare in fretta a famiglie, imprese, cittadini – osserva – il governo ha fatto bene durante l’emergenza, ma adesso bisogna accelerare: nella ricostruzione bisogna fare di più e meglio. Tutti, noi compresi».
«Qui – dice Bonaccini parlando della sua regione – se abbiamo retto è stato grazie al sistema sanitario che abbiamo costruito in questi 40 anni, servizi e assistenza diffusi nel territorio e poli ospedalieri d’eccellenza, oltre agli straordinari professionisti e che vi lavorano. Per questo ribadisco che sull’autonomia non intendo arretrare di un centimetro: servono invece livelli essenziali garantiti a tutti i cittadini, da nord a sud.
Proprio oggi festeggiamo i 50 anni di nascita delle Regioni, mi lasci direi che i padri costituenti avevano visto lungo».