Pandemia – Fase 2:  all’opera il “Tavolo del Patto per il lavoro”

Scopo: confronto e condivisione dei protocolli anti-Covid, monitoraggio delle criticità e rilevazione in tempo reale della situazione socio-economica. Coordinato dalla Provincia, ne fanno parte anche Comune di Parma, Prefettura, Università,  CCIAA, Regione, Organizzazioni economiche e sindacali, Ordini professionali, Dipartimento di Salute Pubblica della AUSL, Inail e Ispettorato del lavoro

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Si è riunito oggi pomeriggio, ovviamente in teleconferenza, il “Tavolo provinciale del Patto per il lavoro”, organismo coordinato dalla Provincia, di cui fanno parte anche Comune di Parma, Università, Camera di Commercio, Regione, Organizzazioni economiche e sindacali, Ordini professionali, Dipartimento di Salute Pubblica della AUSL, Inail e Ispettorato del lavoro, invitato permanente il Prefetto di Parma.
Il Tavolo è nato dalla volontà delle istituzioni e delle organizzazioni economiche e sociali del territorio firmatarie del Patto per il Lavoro, di assistere in maniera organica ed efficace il nostro tessuto economico e produttivo nella delicata fase della ripresa delle attività, raccogliendo anche la positiva esperienza del Tavolo con le Associazioni Economiche attivato dal Prefetto nella fase emergenziale dell’epidemia.

“Con l’incontro di oggi abbiamo dato continuità al lavoro di confronto con le parti sociali ed economiche fatto in queste settimane di emergenza Coronavirus, formalizzando il Tavolo provinciale del Patto per il lavoro che opera in stretto contatto col Coordinamento regionale”.  spiega il Presidente della Provincia Diego Rossi – L’efficacia di questa modalità di lavoro si è già dimostrata nelle scorse settimane: se sono state anticipate alcune aperture e riprese di attività e di filiere, questo è stato il frutto di quanto il “Tavolo del Patto per il lavoro” dell’Emilia – Romagna ha saputo portare all’attenzione del Governo, in base alle proposte, criticità, suggerimenti che i Tavoli provinciali a loro volta avevano portato in sede regionale. Il positivo confronto che si è stabilito tra le varie componenti socio- economiche è il valore aggiunto dell’intera operazione.”

E adesso, in fase di ri-partenza dell’economia, questo tavolo assume ancor maggiore importanza, secondo Rossi: “Questa sarà la sede in cui cercheremo di portare le parti sociali a condividere i protocolli per le riaperture delle varie attività e servizi, in modo che sia garantita la totale sicurezza per i lavoratori. Attraverso il Tavolo potremo monitorare le criticità e le condizioni di questa delicatissima fase, con un’attenzione particolare alla semplificazione delle procedure burocratiche.  Infine, sarà uno strumento utile per avere in tempo reale “barometro” della situazione socio – economica in questa fase e nei mesi a venire.”

Questi in sintesi gli obiettivi prioritari del Tavolo provinciale:

1. diffusione delle linee guida e dei protocolli per la sicurezza dei luoghi di lavoro, garantendo omogeneità di comportamento a livello territoriale;
2. promozione, ove necessario, di accordi tra parti sindacali e datoriali per garantire l’applicazione, in sede aziendale, delle linee guida;
3. implementazione di tutte le misure possibili, nell’ambito delle diverse competenze, per semplificare l’adozione di misure per la sicurezza in modo da garantire tempi rapidi e certi al processo di riapertura;
4. supporto ai soggetti che presentano specifiche richieste, a partire dalle micro e piccole imprese prive di rappresentanza sindacale;
5. definizione, anche sulla base delle esperienze già maturate, delle modalità di informazione e formazione per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro, con il coinvolgimento delle associazioni e del sistema regionale della formazione;
6. proposte per attività di sperimentazione, ricerca, formazione, adeguamenti strutturali per la messa in sicurezza, in raccordo con le misure previste dai bandi regionali.

Inoltre potrà favorire la conoscenza e la diffusione di soluzioni innovative adottate dalle diverse imprese e filiere. Infine, sarà punto di raccordo per le segnalazioni agli organi competenti di eventuali violazioni.

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