Buoni pasto: assegnata la seconda tranche. A Fidenza aiuti per 387 famiglie

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Si è concluso mercoledì 29 aprile alle 13.30, il termine per la presentazione delle domande della seconda erogazione dei buoni spesa per nuclei famigliari esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid – 19. Sono state oltre 1.700 le domande presentate in questa seconda fase.

Nel corso della prima fase, dal 3 al 10 aprile, sono state elaborate 4.888 domande. Di queste, 1.604 non sono state ammesse. Rispetto alle cause che non hanno consentito di ammettere le richieste, il 44% delle esclusioni riguarda domande ripetute o presentate da componenti dello stesso nucleo, il 50% l’assenza dei requisiti previsti e il 6% per difficoltà di varia natura nell’utilizzo dei buoni che hanno consigliato di fornire una risposta più adeguata tramite i pacchi spesa.

Delle 3.284 richieste validate, 2.469 hanno visto l’erogazione di buoni elettronici utilizzabile tramite APP e 815 di buoni cartacei consegnati a domicilio grazie ai volontari della protezione civile.

Le risorse erogate sono quindi € 654.160,00 a cui si aggiunge la distribuzione di 685 pacchi spesa consegnati a casa anche in questo caso dai volontari della protezione civile. Con il residuo a disposizione è stata riaperta la seconda fase di erogazione (dal 28 al 29 aprile) per dare la possibilità anche a nuovi nuclei di fare domanda.

In relazione alle domande già validate che hanno ricevuto il buono settimanale o quindicinale nella prima fase di erogazione, si procederà come segue:

I nuclei che hanno ricevuto buono quindicinale su Smartphone, avranno un secondo accredito sempre sull’APP di € 40 per i nuclei unipersonali, € 60 per i nuclei di due persone, € 100 per tutti gli altri; Tutti i nuclei che hanno ricevuto buono quindicinale cartaceo, avranno un pacco spesa a domicilio;

Rimangono attivi i numeri 0521/ 218970 – 339/ 6859982 prioritariamente per i cittadini che si trovano in condizioni di bisogno alimentare (o di farmaci) e non possono muoversi da casa per fare spesa e necessitano quindi di un servizio di spesa/generi alimentari a domicilio.

Per emergenze alimentari estreme è possibile fare riferimento a questi stessi numeri o ai poli territoriali a partire dal mese di maggio.

I buoni sono prodotti da EDENRED, Società con cui il Comune ha stipulato un accordo per la gestione dei Buoni Spesa.

Per l’utilizzo dei buoni in formato elettronico dovrà essere scaricata l’APP telefonica Ticket Restaurant Mobile, attivabile seguendo le istruzioni dell’apposito manuale di Edenred, inserito in calce alla notizia, unitamente all’elenco degli esercizi commerciali abilitati aggiornato al 30 aprile.

Fidenza – arrivano i buoni per sostenere altre 387 famiglie – “Altre 387 famiglie fidentine, ovvero ben 1.288 concittadini potranno contare sui buoni per l’emergenza alimentare e da stamane è già iniziata la consegna al loro domicilio dei blocchetti da parte dei volontari della Caritas Diocesana. I buoni saranno immediatamente spendibili nei 30 punti vendita che hanno aderito all’iniziativa, e anche qui c’è un’altra bella notizia: i negozi sono aumentati ancora e non ci sono limiti temporali di scadenza per l’impiego dei buoni”.

Così il Sindaco di Fidenza, Andrea Massari, presenta l’intera operazione su cui l’Amministrazione ha investito 56.000 euro, ben 32.000 euro dei quali sono stati donati dai fidentini sul conto corrente del Comune, mentre la restante quota si è liberata grazie ad un uso senza sprechi delle prime risorse statali assegnate dallo Stato.

UN SUCCESSO NATO DALLA GENEROSITA’. RESTANO APERTE LE DONAZIONI
Tante famiglie saranno aiutate grazie alla solidarietà dei fidentini, una ragione in più per rinnovare l’appello: chi vuole donare può farlo effettuando un bonifico qui: IBAN IT36H0623065730000036851838 su conto corrente del Comune ? Cariparma Crédit Agricole Ag. di Fidenza. La causale: Solidarietà Alimentare – Emergenza Covid-19

162 FAMIGLIE AIUTATE PER LA PRIMA VOLTA
Erano 669 le domande totali, anche stavolta esaminate con attenzione per evitare furbetti e concentrare le risorse sulle famiglie colpite dall’emergenza covid. Le domande valide, cioè quelle presentate da famiglie che hanno dimostrato di essere state danneggiate eonomicamente dall’emergenza, sono state 387.

“Da questo bando emergono 162 nuove famiglie che per la prima volta saranno sostenute con i buoni spesa anticovid. Raggiungere questi nuclei per estendere sempre più la protezione contro l’emergenza alimentare era l’obiettivo primario e tali famiglie otterranno buoni spesa per un valore corrispondente all’ampiezza del nucleo e per una spesa stimata sulle due settimane: 100 euro un single, 180 euro una famiglia di due membri, 240 euro una famiglia di tre membri, 280 euro una
famiglia da quattro componenti e così via”, commenta l’Assessore alle Politiche sociali Alessia Frangipane, aggiungendo un “ringraziamento a tutto il personale che letteralmente correndo ha risposto a poco meno di 800 contatti attraverso una rete di 12 linee telefoniche dedicate”.

SOSTENUTI ANCHE I NUCLEI NON PRIORITARI
Altre 225 famiglie, invece, sono state individuate come non prioritarie perché avevano già ottenuto l’aiuto dei buoni nel primo giro di distribuzione. Nessun problema, verranno sostenute ancora, riducendo l’importo assegnato. Un single avrà 40 euro anziché 50, una coppia 70 euro anziché 90, una famiglia di tre persone 90 euro anziché 120 euro, un nucleo di quattro persone 105 euro anziché 140. In questo modo, però, tutte le domande valide si sono potute accogliere e chi ha chiesto aiuto
per la prima volta godrà del massimo della copertura. Un meccanismo solidale rafforzato dal fatto che le famiglie non prioritarie che hanno dai tre componenti in su, riceveranno oltre al buono anche un pacco alimentare, prelevato dalla riserva d’emergenza che Comune e Caritas Diocesana hanno messo da parte.

COME E’ FATTO E COME FUNZIONA IL BUONO SPESA
Il buono è un blocchetto con diversi strappi. Ogni foglio vale 10 ? e quando si utilizza per la spesa va compilato inserendo nome+cognome+data. Il buono non permette il resto in denaro, si usa solo nei negozi/supermercati della lista di 30 punti vendita che tutti possono trovare sul sito del Comune. Un dato che l’Assessore allo Sviluppo economico, Franco Amigoni, commenta così: “Fidenza in tutte le sue declinazioni sta dimostrando che ci si salva stando insieme. La rete del commercio ha fatto cose enormi con le consegne a domicilio in questi due mesi e anche ora continua a dimostrare che vuole essere una parte rilevante nella macchina di gestione dell’emergenza. No. Non è business, peraltro legittimo. Qui è giusto parlare di solidarietà e per questo dico grazie a tutti i 30 punti vendita”.

COSA SI COMPRA CON I BUONI
I buoni permettono l’acquisto di cibo (confezionato e non), bevande (ma niente alcolici e superalcolici) e beni di prima necessità come i prodotti per igiene/cura della persona e della casa (deodoranti, sapone, detersivi per piatti/pavimenti, pannolini ecc. ma non i profumi).

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