Coronavirus, nuovo decreto: riaprono gli orti sociali

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Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha firmato oggi nel tardo pomeriggio un’ordinanza che disciplina e integra alcune misure restrittive ora in vigore.

Fra le principali novità valide in tutto il territorio regionale, dal 23 aprile al 3 maggio saranno consentite alcune attività come la cura degli orti, ma senza spostarsi fuori dal comune di residenza, o il taglio della legna per autoconsumo – sempre all’interno del proprio comune -, o la vendita di prodotti florovivaistici (semi, piante, fiori).

Restano sospesi tutti i giorni tutti i mercati, fatta eccezione per quelli a merceologia esclusiva per la vendita di prodotti alimentari e i posteggi destinati e utilizzati per la vendita di prodotti alimentari che si svolgano all’interno di strutture coperte o in spazi pubblici recintati.

Cambiamenti anche nelle province di Piacenza e Rimini e il comune di Medicina, con la frazione di Ganzanigo, nel bolognese, dove su alcune misure finora più restrittive avviene un riallineamento rispetto al resto del territorio regionale. Dal 27 aprile, riapriranno infatti banche e uffici postali, mentre già dal 23 aprile le aziende, ora sospese, potranno far accedere ai propri locali i dipendenti o il personale esterno per attività di vigilanza, manutenzione, sanificazione o gestione dei pagamenti, oppure spedire merci giacenti in magazzino o ricevere beni e forniture, in ognuno di questi previa autorizzazione del Prefetto.

Queste, nel dettaglio, le misure previste.

Orti e vendita di fiori
In tutta l’Emilia-Romagna, dal 23 aprile al 3 maggio è consentita la coltivazione del terreno per uso agricolo e l’attività diretta alla produzione, per autoconsumo, anche all’interno degli orti urbani e comunali. Attività che potranno avvenire esclusivamente all’interno del proprio comune di residenza.
Inoltre, è consentita la vendita di prodotti florovivaistici (come semi, piante, fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti…) negli esercizi commerciali al dettaglio. Ed è consentito il taglio della legna, per autoconsumo, in situazione di necessità, limitando gli spostamenti dalla propria residenza e comunque entro il territorio comunale di residenza.

A Parma riaprono gli orti sociali – 

“Riapriamo gli orti sociali in ottemperanza all’ordinanza regionale – commenta l’Assessora al Welfare Laura Rossi –  con molte preoccupazioni. Abbiamo ricevuto molte richieste e siamo consapevoli che si tratta di attività importanti per tanti nostri cittadini. Sappiamo però che può essere davvero pericoloso e sarà fondamentale che tutte le persone si attengano scrupolosamente alle regole stabilite, a tutela della salute di tutti, nel frequentare i propri spazi di coltivazione”.

 

Ecco di seguito le disposizioni:

1.      Limitare l’apertura ad orari prestabiliti: mattina ore 7.00 – 12.30, pomeriggio 16.00 – 20.00, compresi giorni festivi;

2.      Accesso agli orti nei giorni pari per orti con numero pari, e giorni dispari per orti con numero dispari;

3.      Solo residenti nel Comune di Parma (come già previsto nel regolamento);

4.      Un solo socio per orto;

5.      Ingresso e permanenza solo con mascherine di tipo chirurgico, tranne quando ci si trova è da solo all’interno del proprio orto, mantenendo comunque sempre le distanze (circa 2 metri);

6.      Divieto di stazionamento nelle aree comuni e nei vialetti di accesso sempre nel rispetto della distanza di sicurezza (almeno 2 metri);

7.      Per coloro che hanno la possibilità di regolarizzare l’apertura dell’acqua, è consigliabile tenerla aperta in concomitanza con l’orario di apertura degli orti;

8.      Ai fini dei controlli delle Forze dell’Ordine per la verifica delle motivazioni degli spostamenti, è consigliabile, oltre all’autocertificazione, aver al seguito anche la tessera associativa ANCeSCAO.

L’elenco delle norme dovrà essere posizionato ai cancelli di accesso di ogni area così che ogni utente possa essere informato delle regole stabilite, la cui inottemperanza è punibile attraverso le sanzioni previste.

I centri sociali e i servizi all’interno o in prossimità delle aree ortive rimarranno chiusi, in attesa di nuove disposizioni.

Imbarcazioni e cantieristica navale
Per quanto riguarda le imbarcazioni di diporto all’ormeggio, sono permesse le attività artigianali rese da terzi per interventi di manutenzione a bordo e sono consentite, nell’ambito delle attività di cantieristica navale, l’attività di “consegna di magazzino” nonché le attività propedeutiche allo spostamento dal cantiere all’ormeggio o le attività connesse comunque finalizzate alla consegna, previa comunicazione al Prefetto.

Mercati
Restano invece sospesi tutti i giorni i mercati ordinari e straordinari, a merceologia esclusiva, i mercatini e le fiere, compresi i mercati a merceologia esclusiva per la vendita di prodotti alimentari, e più in generale i posteggi destinati e utilizzati per la vendita di prodotti alimentari. Così come resta sospeso il commercio su aree pubbliche in forma itinerante.
Se invece si svolgono all’interno di strutture coperte o in spazi pubblici stabilmente recintati o comunque perimetrati con strutture idonee a non consentire l’accesso all’area se non dagli ingressi autorizzati e sempre nel rispetto delle norme già previste per gli esercizi commerciali (allegato 5 Dpcm 10 aprile 2020), sono permessi i soli mercati a merceologia esclusiva per la vendita di prodotti alimentari e i posteggi destinati e utilizzati per la vendita di prodotti alimentari.

Province di Piacenza, Rimini e Medicina/Galzanigo (Bo)
In questi territori, dal 23 aprile al 3 maggio le imprese sospese potranno, previa comunicazione al Prefetto, far accedere ai locali aziendali i dipendenti o i terzi delegati per attività di vigilanza, conservative e di manutenzione, gestione dei pagamenti, oltre a quelli di pulizia e sanificazione. Consentita, sempre previa comunicazione al Prefetto, la spedizione verso terzi di merci giacenti in magazzino, nonché la ricezione in magazzino di beni e forniture.

Come sul resto del territorio regionale, sono consentite le attività del taglio della legna per autoconsumo (sempre per stato di necessità ed entro il proprio comune di residenza), oltre a quelle di manutenzione per le imbarcazioni di diporto e di consegna di magazzino nell’ambito dell’attività cantieristica.

Restano invece ancora sospese la coltivazione del terreno per autoconsumo negli orti urbani e comunali e la vendita dei prodotti florovivaistici negli esercizi commerciali.

E restano sospesi, come in tutto il territorio regionale, i mercati, ad eccezione di quelli a merceologia esclusiva per la vendita di prodotti alimentari che si svolgono all’interno di strutture coperte o in spazi pubblici recintati.

Infine, da lunedì prossimo, 27 aprile, al 3 maggio, potranno riaprire le agenzie bancarie e postali limitando l’accesso al solo personale strettamente necessario e garantendo il rispetto delle disposizioni di cui al protocollo del 14 marzo 2020 sottoscritto tra organizzazioni datoriali e sindacali a livello nazionale.

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