Coronavirus – Makers4Parma: così gli artigiani digitali si mettono al servizio della Terapia Intensiva

0

Anche Parma ha il suo Piano C. Makers4Parma dà il nome alla rete auto-organizzata formata da cittadini, professionisti, artigiani digitali (makers, appunto) e aziende di Parma e Provinciaattivatasi online e in meno di 24h per rispondere alla richiesta del Reparto di Rianimazione dell’Ospedale di Parma, diretto dalla Dott.ssa Rossi e la Prof.ssa Bignami con la fondamentale intermediazione dellanestesista Dott. Luciano Bortone.

Una semplice chat di whatsapp che in poche ore ha riunito più di 40 persone che hanno subito messo a disposizione i loro attrezzi del mestiere: filamento di PLA, la loro stampante 3D e la loro passione.

Il risultato del primo round di stampa sono state novantacinque valvole Charlotte, prodotte in sole 48h (dal 25 marzo al 27 marzo), veri e propri adattatori progettati per trasformare le maschere full face da snorkeling della Decathlon in Cpap, dispositivi di ventilazione meccanica a pressione continua, in grado di aiutare i pazienti affetti da polmonite a respirare meglioalleggerendo le terapie intensive.

 

La rete dei makers è stata coordinata dal team di 3DPR (che ha adattato il file di stampa messo a disposizione in opensource dagli inventori di Isinnova) e dal FabLab Parma, che grazie alsupporto del Comune di Parma ha funzionato da punto di raccoltadei materiali e snodo logistico. Le valvole, una volta stampate,sono state ritirate presso le abitazioni dai volontari dellaProtezione Civile di Langhirano, che ha provveduto anche al reperimento delle maschere da snorkeling da donatori privati e alla consegna finale del raccolto al Reparto Rianimazione il 28 marzo scorso.

I respiratori autoprodotti (formati appunto dalle valvole-raccordoinserite nella maschera da snorkeling) sono attualmente in fase di test su due pazienti presso il Padiglione Barbieri.

Nel frattempo, l’esercito del do it yourself non si è ancora fermato.L’emergenza si è spostata sulla tutela e la protezione del personale sanitario, soprattutto quello volontario, quotidianamente a contatto con persone potenzialmente contagiate dal coronavirus.

Venerdì 3 aprile è partito quindi un secondo round di produzione di face shield, visiere protettive composte da un archetto di sostegno stampato in 3D agganciato a una pellicola in materiale plastico trasparente destinate ai volontari dell’Assistenza Pubblica e i lavoratori delle Residenze per Anziani. Il file di stampa è statoadattato da quello elaborato dal team svedese 3dVerkstan.

Una prima parte delle visiere, composte da 280 archetti e altrettante pellicole protettive, appositamente prodotti da due aziende del territorio, consegnati dalla Protezione Civile di Langhirano all’Assistenza Pubblica di Collecchio venerdì 10 aprile, destinate anche ad alcune case di riposo come la Fondazione Padre Lino.

Gentilissimi,

abbiamo ricevuto la Vostra donazione di visiere protettive

da utilizzare per l’assistenza ai nostri anziani sospetti o accertati COvid19

Vi ringrazio di cuore per la vostra sensibilità e generosità a nome di tutto il personale e degli ospiti. Vi auguriamo di proseguire nell’innovazione e nella sperimentazione con i risultati che fino ad oggi avete ottenuto a beneficio dei cittadini.

Un cordiale saluto

Dr. Sara Saccone

Direttore Fondazione Casa di Padre Lino – onlus

Altre 310 sono state stampate e assemblate e consegnate alle Assistenze Pubbliche della Provincia nella giornata di venerdì 17 aprile.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here